Attualità

I medici titolari di continuità assistenziale di Ruvo: “Trasferimento inappropriato sede di Continuità Assistenziale”

Nota dei medici titolari di continuità assistenziale di Ruvo di Puglia.

In data 15/06/23 alle ore 8.00 circa, senza preavviso, ad opera di IGNOTI OPERAI,  sono stati liberati i locali della Continuità assistenziale all’interno del vecchio Ospedale di Ruvo di Puglia e trasferiti in parte in locali del Centro Polivalente anziani “M.M.Spada” – Medihospes (adiacente alla sede che era stata sino a ieri della continuità assistenziale) in parte in uno stretto corridoio, angusto, umido,  con muri bassi e pieni di muffa della vecchia sede della Continuità assistenziale.
L’ambulatorio è stato trasferito nella casa di riposo con presenza di insormontabili barriere architettoniche, senza una adeguata aerazione per il ricambio dell’aria , con una porta finestra che funge da varco di accesso diretto al pubblico, senza una adeguata illuminazione, senza una sala d’attesa; insomma senza le caratteristiche minime di agibilità. Manca inoltre collegamento internet per cui sarà impossibile effettuare certificati online. Gli armadietti con gli effetti personali sono stati collocati nel corridoio del precedente edificio, a portata di mano dell’utenza che quotidianamente frequenta l’ex Ospedale di Ruvo, dove ora ci sono gli ambulatori specialistici. La linea telefonica è presente solo nel corridoio dove si trovano gli armadietti per cui l’ambulatorio è isolato telefonicamente.
La stanza del riposo (obbligatoria da ACN -Accordo Nazionale Collettivo) è stata collocata nel basso corridoio, senza areazione e pieno di muffa ubicato nel vecchio edificio senza una serratura funzionante per cui senza un minimo di sicurezza.
Il responsabile del servizio di “Continuità Assistenziale”, Dott. Costa ha attribuito ogni responsabilità ai suoi superiori, dichiarando solo che il servizio doveva essere mantenuto nonostante non ci fossero i presupposti e requisiti minimi di igienicità, salubrità e accoglienza.

Il Dott. Saponaro (direttore del distretto 2) ha affermato di aver ricevuto l’assenso da parte dei tecnici del comune e dell’ufficio di igiene, i quali  a loro volta  dichiarano di aver rilasciato parere favorevole per adibire quegli ambienti, siti nella casa di cura, per altri usi. Non risulta ci sia una delibera o determina della ASL, con cui l’organo di governo o gestionale abbia stabilito lo spostamento degli ambulatori in altra sede.

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