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LA TECNOSWITCH VEDE LE STREGHE, MA LE CACCIA VIA NEL FINALE

Nella settimana di “Halloween” era più che lecita la domanda: “dolcetto o scherzetto per la Tecnoswitch?”. Per risolvere l’enigma ci sono voluti 40′ per intero e cuori forti, fortissimi per reggere alla comparsa delle streghe e alla successiva cacciata. La squadra di coach Patella conquista la terza vittoria in fila battendo 84-80 la Virtus Cassino che non merita davvero l’ultimo posto in classifica. In quello che ormai è stato certificato in proroga come “impianto di casa”, il PalaPoli di Molfetta, per Ruvo gara ostica ma brillantemente superata grazie a una voglia supplementare tirata fuori nei momenti critici dell’incontro. Smaltire l’euforia post impresa non è mai semplice, bravo lo staff tecnico ruvese a tenere tutti con i piedi per terra e a mostrare una lucidità significativa.

Le gare più difficili per chi non ha ancora smaltito una sbornia sono proprio quelle disputate in casacontro un avversario nelle retrovie. Ruvo supera un esame molto delicato, una prova di maturità che lancia i ruvesi verso una salvezza da conquistare in anticipo.

Il primo quarto è abbastanza equilibrato (20-21) mentre la prima fuga è della Virtus con Lasagni e Magini in evidenza (27-35 al 15′). Coach Patella corre ai ripari e dalla panchina trova punti importanti da Di Salvia e De Leone. La Tecnoswitch ricuce lo strappo sfruttando la solita verve di Laquintana e la sostanza di Ochoa. Bonfiglio segna allo scadere riaccendendo, nelle menti dei tifosi più assidui, flash di un passato remoto legato al n. 32 ruvese.

Al rientro dall’intervallo, coach Vetere deve rinunciare al suo capitano, Liburdi, decisivo nella fuga ospite. Locali che restano concentrati in attesa di sussulti che possano spostare l’inerzia della gara definitivamente verso direzione Ruvo. Laquintana dal perimetro è letale e a cavallo tra la fine del terzo periodo e l’inizio dell’ultimo, proprio il cecchino ruvese traccia la strada per la fuga ruvese: +6. Gara finita? Assolutamente no! Di idea diversa sono Fioravanti e Lasagni che ricuciono ancora una volta lo strappo (72-72 al 35′). Le streghe per Ruvo compaiono al minuto 38′ con gli ospiti avanti di tre lunghezze e con l’occasione per chiudere la gara. A quel punto l’unico modo per cacciare le streghe è affidarsi all’oro di Ruvo, tale Alberto Di Salvia, talento silenzioso ma fondamentale per una Tecnoswitch che impatta il parziale con la “bomba” di De Leone prima e il 3/3 dalla lunetta di Laquintana. Nel finale sull’82-80 i viandanti hanno tre chances per cambiare volto alla gara, ma gli errori fanno esultare la tifoseria biancoazzurra. Dolcetto per Ruvo, malgrado lo scherzetto provato dal Cassino.

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