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Aurelio Iurilli, emigrato in Francia, ci regala scatti della Ruvo di Puglia di un tempo

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Aurelio Iurilli

Molti i ruvesi, vicini e lontani, che si sono commossi e hanno sorriso quando hanno visto postate sul gruppo Facebook ″Sei di Ruvo se…″ istantanee di una Ruvo che non c’è più o che resiste ancora in qualche piccolo quartiere.
Tutto merito del signor Aurelio Iurilli,  un ruvese che, negli anni Settanta, emigrò in Francia alla ricerca di un lavoro con la speranza di ritornare in città dopo tre o quattro anni ma è rimasto lì per sempre.

Perché condividere con i ruvesi foto di famiglia?
I miei genitori mi hanno insegnato a condividere tutto, dal cibo ai sentimenti. Essendo nato a Ruvo, per me è stato normale far rivivere ai ruvesi della mia generazione e far vivere ai più giovani le atmosfere della vecchia Ruvo. Quando mi sono iscritto al gruppo Facebook ″Sei di Ruvo se… ″ – colgo l’occasione per ringraziare l’amministratore Michele Barile che mi ha ammesso – e ho postato le foto, con le quali ho voluto omaggiare i miei parenti e amici, quanti apprezzamenti ho ricevuto! Molti si sono commossi perché hanno riconosciuto persone legate alla loro infanzia, alla loro giovinezza. Hanno rievocato antiche consuetudini, hanno rivisto luoghi che ora non esistono più. Ho ricevuto molte richieste di amicizia su Facebook e mi auguro che non siano finte.

Quando è tornato a Ruvo di Puglia, a parte le nuove Piazza Matteotti e Piazza Cavallotti, cosa ha trovato immutato e cosa cambiato?
″Ruvo di Puglia è cambiata. Nuove strade, nuovi quartieri e palazzi senz’anima.
Non sono però cambiate le strade sulle quali si sono consumate le mie scarpe di fanciullo. Amo molto la vecchia Ruvo, con le sue pietre che hanno visto secoli di storia. Devo dire che Piazza Matteotti e Piazza Cavallotti sono molto belle. Mi piace il tracciato che ricorda la vecchia Rotonda a Piazza Matteotti ma devo fare una precisazione. Quando piove la Piazza è pericolosa, si scivola. Per il resto va tutto bene: credo che col passare del tempo la gente si abituerà al cambiamento.

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La nuova Piazza Matteotti nello scatto di Aurelio Iurilli.

Ma, in fondo, anche in quelle vie forse non c’è più l’anima di prima. Non si sente più il profumo dei salumi, la fragranza del pane uscito dal forno, l’aroma del caffè dai bar e il profumo intenso della frutta. E come non ricordare il vecchio Mercato del Pesce, sosta d’obbligo per tutti i ruvesi che facevano la spesa?
Ricordo anche la cantina nella quale si scambiavano due chiacchiere ad alta voce sulla politica, sul raccolto, sugli ultimi pettegolezzi e nel frattempo si sorseggiava vino.
Il Panificio Cascione, che ho sempre frequentato, resiste al tempo ma noto che le persone che vi si recano sono indifferenti; ognuno è concentrato nei propri pensieri mentre attende di essere servito. E’ scomparso il gusto di scambiarsi quattro chiacchiere.
Però quello che non è mai cambiato e non cambierà presto è il nostro Camposanto, con le sue cappelle, il suo silenzio. Credo che debba essere valorizzato per la sua bellezza.
Le sue sensazioni sotto il cielo di Ruvo di Puglia!
Quando ritorno a Ruvo – e questo è un sentimento comune a tutti i migranti – spero di ritrovare tutto quello che avevo di più caro, famiglia e amici e quella cosa che non riesco a definire e che cerco invano ogni volta che sono qui. Posso fare una richiesta? Visto che Ruvo di Puglia sta cambiando, si possono creare piste ciclabili? Quando ritornerò, mi piacerebbe andare per la mia amata città in bicicletta…″

 Tutte le foto riprodotte nell’articolo sono state scattate da Aurelio Iurilli.

Un pensiero su “Aurelio Iurilli, emigrato in Francia, ci regala scatti della Ruvo di Puglia di un tempo

  • No!!! Sig. Iurilli…. Non faccia proposte del genere,già di danni se ne son fatti tanti, la pista ciclabile ci sta già su Via Pertini (distributore Agip), usi quella… se ci riesce. La prego non stuzzichi i moderni progettisti. Comunque in bici si può andare anche senza piste ciclabili, così come “raccontano” le sue stupende foto d’epoca.

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