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APPLAUSI PER LA TECNOSWITCH A UN PASSO DAL TRAGUARDO

C’è da essere orgogliosi di una società che ha rappresentato con onore la Puglia nella finalissima di Supercoppa Italiana di B Nazionale. La Tecnoswitch ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ma ha pagato dazio fisicamente a cavallo tra la fine del terzo quarto e l’avvio dell’ultimo quarto. Vince la Pielle Livorno 88-78 al termine di una gara segnata dal 47% di triple segnate dai livornesi che al PalaTerme di Montecatini eranno supportati da ben tremila spettatori. Dai 6.75mt, Tecnoswitch punita oltre modo dopo essere andata sul +9: parziale di 22-5 e livornesi che mettono la freccia e si dirigono verso il palco centrale per alzare il primo trofeo stagionale.

Applausi da parte della società a staff e giocatori che hanno lottato, stretto i denti, ma poi hanno dovuto fare i conti con la spia della benzina che si è accesa non solo per le due partite ravvicinate giocate, ma soprattutto per l’assenza di Jackson e quella a metà servizio di Andrea Traini. Soddisfazione, mista a rammarico dal quale ripartire per una stagione da disputare al top delle energie fisiche e mentali.
L’avvio è di Galmarini con la Tecnoswitch avanti 16-9, prima della sassoiata da tre punti che vanno a riaprire i giochi. A metà del secondo quarto due bombe in fila di Contento riportano la Tecnoswitch avanti nel parziale, prima che il terzo fallo di Chiarini spacchi la partita. Ferraro punisce dal perimetro al 20′ mandando le due formazioni sul 43-42 all’intervallo.
Rubbini prende in mano la sua squadra e sarà l’MVP della gara. Ruvo costruisce, deve rinunciare a Galmarini ma pesca l’ottimo Ghersetti che in fase offensiva regge d’esperienza. Traini dà il suo contributo come può, mentre Toniato e Diomede sono tra i più continui in attacco nel terzo quarto. La squadra di coach Campanella vola sul +9 ma non basta, 64-55: la difesa si scorda Lo Biondo libero da tre punti a 2” dalla fine del terzo quarto. Tripla e fallo fischiato sottocanestro con Campori che dalla lunetta fa 1/2. E’ il momento che cambia l’inerzia del match, con i tifosi che rientrano in gara e spingono la Pielle. Ruvo, invece, non ha gran benzina nelle gambe e in attacco non trova lucidità. Rubbini fa la differenza dall’altra parte, con le “bombe” dai 6.75 che segnano il percorso. Campori sigla il 67-74 che segna definitivamente la gara. Ruvo ci prova come può, ma non c’è nulla da fare. Vince la Pielle 88-78, ma tanti applausi alla Tecnoswitch avanti per quasi tre quarti.

Tecnoswitch – Caffè Toscano Pielle Livorno 78-88
(19-15, 43-42, 64-59)
Tecnoswitch: Ghersetti 12, Diomede 6, Contento 15, Traini, Leggio 17, Galmarini 13, Toniato 10, Boev 5, Granieri n.e., Aloia n.e.. Coach Campanella
Livorno: Pagani 4, Laganà 6, Rubbini 17, Lo Biondo 16, Manna n.e., Cristofani n.e., Ferraro 8, Chiarini 21, Campori 12, Diouf 4. Coach Cardani
Arbitri: Luca Rezzoagli di Rapallo, Tommaso Mammoli di Chiavari

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