Sport

STORIE DI SPORTIVI RUVESI: IL RACCONTO DELL’ATLETA FRANCESCO GARGANO

Il nostro viaggio alla ricerca delle storie degli sportivi ruvesi passa per il racconto di Francesco Gargano e per la sua passione per l’atletica.

Mi sono avvicinato alla corsa – racconta – grazie a mio padre. Anche lui da ragazzo ha praticato atletica e quando ero piccolo, mi propose, sottoforma di gioco, di iniziare a praticare questo sport con un suo carissimo amico, nonché il mio primo allenatore e atleta delle fiamme gialle: Rocco Cantatore.

È iniziato tutto per gioco, saltando ostacoli, rincorrendoci in palestra e pian piano l’atletica è diventata una parte importante della mia vita.

Mi ha aiutato a seguire un percorso di vita sano, equilibrato e soprattutto mi ha insegnato lo spirito di sacrificio per ottenere risultati importanti. Grazie a questo sport ho imparato ad essere forte mentalmente nonostante tutte le difficoltà che si possano incontrare in gara, come nella vita“.

Un percorso praticato a livello agonistico per circa otto anni. “Adesso sono un semplice amatore che ama confrontarsi con gli altri ma, senza dubbio, non ho mai perso lo spirito agonista“, aggiunge.

Continua a raccontare il ruvese: “Ho partecipato per parecchi anni ai Campionati Italiani, sia individuali, sia di società.

La mia vittoria e soddisfazione più grande è l’aver stabilito il record italiano, nel lontano 2006, nella staffetta 3x1000m, categoria cadetti. La mia sconfitta più grande, invece, è stata quella di aver abbondonato l’atletica a livello agonistico a soli 17 anni. Questo è stato il mio rimpianto più grande. Ho sempre sognato di fare l’atleta, ma questo sogno, purtroppo, non si è realizzato.

Il momento più difficile della mia carriera è stato quello precedente all’abbandono dell’atletica a livello agonistico. Non ottenevo più i risultati sperati perché mi allenavo poco e a livello psicologico ho mollato, abbandonando questo sport.

L’atleta che amo è Kenenisa Bekele perché è riuscito a mantenere livelli altissimi per tanti anni”.

Conclude, rivolgendosi a chi non pratica ancora questo sport: “Iniziate a correre a qualsiasi livello, perché l’atletica, ma lo sport in generale, vi cambia la vita in meglio, vi rende forti, migliori e positivi“.

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