Attualità

PRIMO MAGGIO 2020, FESTA DEI LAVORATORI

Nota del coordinatore di della Camera del Lavoro Alessandro Pellegrini.

A Ruvo di Puglia il Primo Maggio si attende all’alba il sole dell’avvenire, una storica tradizione unica in Italia, organizzata e curata nei particolari dai Coordinatori della camera del Lavoro – Cgil che si sono succeduti nel tempo: Carlo Paparella, Luigi Ribatti, Giovanni Fracchiolla, Nicola Cantatore, Antonio Ferrieri, Biagio Fracchiolla.

A tutti loro va il mio più sincero ringraziamento e sento tutto il peso e l’onore di portare avanti questa tradizione.

Quest’anno, anche se in un clima diverso rispetto alle scorse edizioni a causa della pandemia da coronavirus, sarò da solo senza i braccianti, senza i lavoratori e farò un video per tutti coloro che non vogliono perdersi questo momento bellissimo.

Il sole dell’avvenire ci dà la speranza di una nuova era di riscatto e progresso per tutti i Lavoratori, per quelli che il lavoro lo hanno perso e per quelli che lo stanno cercando.

Il momento nel quale il bordo del disco solare compare sopra l’orizzonte è un momento di speranza per la pace e la libertà, di uguaglianza e di giustizia sociale, anticorpi per superare un sistema ormai non più sostenibile da consegnare alle generazioni nuove.

Tra i miei amici, conoscenti, iscritti al Sindacato si fa strada l’idea che non abbia più senso la Festa del Lavoro perché quest’ultimo è frammentato, povero, instabile e molte volte senza tutele. Non è così: il Primo Maggio ricorda a tutti noi che dobbiamo batterci affinchè la Costituzione sia attuata senza compromessi anche per quanto attiene il diritto al lavoro e i diritti del lavoro.

L’Italia è una Repubblica democratica perché è fondata sul lavoro. Questa è una giornata che ha un grande significato e una storia che affonda le proprie radici nel passato: il 1 maggio come festa dei lavoratori nasce con l’intento di ricordare il sacrificio di tanti lavoratori, l’impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti grazie a dure battaglie.

Ogni primo maggio è un messaggio che va cercato, scoperto e decifrato nelle pieghe del nostro presente, nelle sue contraddizioni, nei suoi dolori e nelle sue speranze. Il primo segnale della ripresa dovrà essere la capacità di generare lavoro per i giovani. Perché se un Paese li lascia inattivi, perde l’energia più potente.

Dopo anni molto duri, stiamo cercando di ripartire, e dobbiamo essere coscienti che il primo indicatore che ci dirà se è arrivata veramente l’alba di un nuovo giorno sarà la capacità di tornare a generare lavoro buono e dignitoso per tutti, prima di tutto per i giovani.

Quando un Paese non riesce a occupare i giovani, che sono sempre la sua parte migliore e più creativa, produce due danni molto gravi: perde l’energia più potente che possiede e priva il suo presente migliore e il suo futuro della possibilità di fiorire”. (Maurizio Landini)

Solo con una stretta e leale collaborazione di tutti i lavoratori del braccio e del pensiero, senza pregiudizio di partito, potremo riuscire ad ottenere veri e proficui risultati, perché soltanto un’azione collettiva può affrontare il conflitto tra capitale e lavoro e difendere i diritti dei lavoratori.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

In order to use this website we use the following technically required cookies
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
error: Content is protected !!