Attualità

IL DIRIGENTE SCOLASTICO COLAPRICE: “E’ IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASL A INDICARE LE INIZIATIVE DA ATTUARE”

Nota del dirigente scolastico del Secondo Circolo Didattico “San Giovanni Bosco”, prof.ssa Gabriella Colaprice, con la quale si spiega come si gestiscono casi di positività all’interno del plesso.

La gestione dell’emergenza epidemiologica da Sars Cov-2 in ambito scolastico prevede, per disposizione delle Autorità competenti, una collaborazione tra le figure di sistema della scuola (Dirigente e referente Covid) e il Dipartimento di Prevenzione della ASL territoriale. È unicamente quest’ultimo che determina e comunica le opportune iniziative di contenimento del contagio in ambito scolastico, quale l’eventuale quarantena della classe di appartenenza di un caso positivo (alunni e/o personale scolastico) ed è lo stesso Dipartimento che contatta le famiglie interessate e la scuola. La corretta applicazione delle misure di sicurezza previste dal Protocollo di sicurezza (disponibile sul sito), costituisce un importante ostacolo alla diffusione del virus. Tuttavia è necessario che tutti, insegnanti, famiglie, alunni e personale scolastico, seguano in maniera scrupolosa le indicazioni previste ed esigano che gli altri le rispettino per il bene di tutti. In tale contesto, la responsabilità della scuola cede il passo a quella personale: è da noi auspicato, infatti, che tutti mantengano comportamenti di prudenza, che indossino la mascherina anche all’esterno della scuola e mantengano in ogni occasione, il distanziamento sociale. In proposito si ritiene indispensabile, in momenti come questo, onorare al meglio l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, sancita dal Patto di Corresponsabilità (anch’esso in visione sul sito) e dettata dalle più elementari norme di buon senso e serena convivenza in una società civile ed imparare a gestire l’ansia e la paura. Non va nemmeno trascurato l’impatto psicologico che un sospetto di contagio può esercitare sulle personalità degli alunni, specie di quelli più giovani. La “logica dell’untore” è quanto di più deprecabile si possa verificare da parte di chiunque, giovani e adulti. Tale logica perversa, crudele e profondamente ingiusta è utilizzata per mortificare, spaventare, marginalizzare chi si è trovato, o si trova, a dover fronteggiare sulla sua pelle l’esperienza del Covid. Si raccomanda vivamente a tutti gli educatori, genitori e docenti, di non sottovalutare gli aspetti psicologici della situazione che stiamo vivendo e che possono portare a forme grave di bullismo e discriminazione, di paura irrazionale e di chiusura. Il virus dell’ignoranza e della crudeltà può facilmente allearsi con quello del Covid. La fragilità delle situazioni e delle soluzioni è sotto i nostri occhi, ma abbiamo bisogno di FUTURO e, dunque, di ottimismo e speranza. Questa Comunità deve rimanere umana, razionale e unita. Deve imparare a fronteggiare insieme le criticità, con grande coraggio, propositività e positività. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi che hanno bisogno di costruire la loro vita, di riempirla di senso e di progetti. Nell’ambito delle nostre competenze, nel massimo rispetto della privacy, restiamo a disposizione di tutti per eventuali dubbi, perplessità o richieste di chiarimenti.

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