Palazzo Avitaja

CRONACA CONSILIARE DEL 31 MARZO

Inizia con la consueta fase preliminare il consiglio comunale del 31 marzo scorso, svoltosi in videoconferenza. Cominciata alle ore 15.55, la seduta si avvia con il discorso del consigliere di opposizione Antonello Paparella (Forza Italia), che esorta ad insignire di un riconoscimento speciale il compaesano Cataldo Minafra per l’attività meritoria esercitata a beneficio della comunità.

Il consigliere Damiano Binetti (Un’altra IDeA per Ruvo) chiede al sindaco Pasquale Chieco di emanare una specifica ordinanza per scongiurare il rischio di diffusione della Xylella. Egli sottolinea le difficoltà, riscontrate da cittadini portatori di handicap, nell’accedere agli uffici del Comando di Polizia Urbana, purtroppo privi di rampe per disabili. Inoltre lamenta la situazione di criticità in cui versa l’immobile: in alcune stanze ci sono segni di umidità che certamente non giovano alla salute di tutti i dipendenti; mancano impianti antincendio e servizi igienici adeguati per i portatori di handicap; le porte necessitano di tinteggiatura. Alla luce di quanto detto, Binetti domanda se rientra nelle intenzioni dell’Amministrazione individuare una sede alternativa dove allocare il Comando dei Vigili Urbani, viste le tante carenze che questo immobile ormai presenta già da anni.

Il Primo Cittadino risponde che il Comando potrebbe essere temporaneamente trasferito in via Trieste, nella ex sede della scuola di infanzia F. Rubini. Per quanto riguarda la questione Xylella, il sindaco chiarisce che la prima cosa da fare consiste proprio nella disposizione di tutte le risorse annue impiegate, registrandole nel bilancio per la trinciatura sulle aree di proprietà, un’azione utile a fornire una dimensione a tutti i privati sulla necessità di un intervento di contrasto alla Xylella. Poi promette che si effettuerà una campagna di informazione e di sollecitazione ai cittadini affinché intervengano e facciano operazioni di trinciatura per contenere la diffusione della sputacchina e della Xylella.

Conclusa la fase preliminare si passa alla dissertazione dei 12 punti odg.

Il primo punto riguarda l’azione di condivisione e sostegno, perseguita dal Comune di Ruvo di Puglia, per un’equa ripartizione del Recovery Fund tra il Sud e il Nord attraverso un’allocazione di risorse e di progetti del PNRR,  finanziati con il Next Generation EU. Ad aprire il dibattito è la consigliera Lia Caldarola (Sinistra Ruvese), la quale esordisce evidenziando quanto questa questione sia un obiettivo politico assolutamente strategico non solo per le popolazioni meridionali, ma anche per l’intera Nazione. La tematica del riequilibrio Nord- Sud è un argomento antichissimo che però, allo stato, rimane ancora una petizione di principio, perché, di fatto, non vengano messe in campo azioni sufficienti a dare respiro al Mezzogiorno, che ha sicuramente dei momenti di arretratezza economica e strutturale. Se il Sud non facesse sentire la sua voce, non in modo ribellistico ma proponendo azioni concrete, perderebbe un’ottima occasione per esprimere la sua dignità. Agli occhi della consigliera, questo è un movimento molto importante che va fortemente rafforzato e sostenuto, perché non appaia un atto di protagonismo dei soli sindaci ma di tutte le comunità meridionali. Ella conclude il suo intervento invitando il sindaco, uno dei sottoscrittori dell’accordo Recovery Sud, a dare informazioni più precise su questa utile iniziativa. Lo stesso racconta che l’idea, partita dal Sindaco di Acquaviva, si è basata essenzialmente su un primo gruppo di lavoro costituito da alcuni sindaci delle Città Metropolitane. L’iniziativa si è poi estesa a macchia d’olio e le adesioni tuttora continuano. Ci sono circa 400 sindaci che hanno aderito a questa rete con due diverse modalità: una deliberazione di Giunta Comunale che è stata adottata sostanzialmente da tutti i Comuni aderenti e una deliberazione di Giunta con la quale si è costituita, dal punto di vista associativo, una struttura denominata appunto Recovery Sud, a cui è seguita repentinamente una lettera inviata da tutti i Sindaci partecipanti sia al Presidente del Consiglio, sia al Presidente della Repubblica, come garante dell’unità d’Italia. Dunque, l’iniziativa è nata in relazione alle prime stesure dei documenti del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che avevano come impostazione quella di garantire nei confronti del Meridione una certa quota di risorse legate proprio agli obiettivi di coesione, quindi fondi europei strutturalmente legati a questo obiettivo. Invece, relativamente alle risorse aggiuntive straordinarie del “Recovery Fund” previsti dall’Unione Europea, si passava ad una ripartizione di tipo territoriale, legata cioè alla popolazione.

La parola passa al consigliere Mario Paparella, felice per l’ambizioso progetto portato avanti dai sindaci del Meridione, volto ad appianare il gap tra Nord e Sud. Egli ricorda che ogni centesimo dato al Sud è un centesimo messo nel salvadanaio della coesione nazionale. Spesso si parla dei giovani che vanno al Nord per costruire il proprio futuro. Perché non immaginare un paese in cui il Sud rappresenti un’occasione anche per tanti ragazzi del Nord?

Affine negli intenti è il consigliere di opposizione Antonello Paparella (Forza Italia) che certifica l’impegno del suo partito nella campagna di valorizzazione del Sud, menzionando Francesco De Palo, militante di Forza Italia Giovani, che sta partecipando alla stesura, insieme a giovani lucani, pugliesi, calabresi e siciliani, di una programmazione di interventi e di richieste che recherebbero vantaggio al Meridione. Molteplici sono le aree di intervento: la scuola, l’utilizzo delle app, le infrastrutture, la mobilità, l’ambiente, i rifiuti, le pari opportunità, il rafforzamento degli enti pubblici e l’edilizia. Tuttavia il consigliere rimprovera il mancato coinvolgimento di tutta l’Assise Comunale nella elaborazione del Protocollo di intesa della rete Recovery Sud.

Nel ribadire l’importanza strategica di questo documento, anche la consigliera di opposizione Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) stigmatizza il venir meno del principio di sussidiarietà, ossia la necessità che siano i Comuni i primi attori di un provvedimento di tale misura, nonché di tutte quelle azioni da mandare avanti con il coinvolgimento principale dei cittadini.

Arriva la risposta del sindaco Chieco: a causa di tempistiche ristrette, non è stato organizzato un apposito Consiglio Comunale, ma la delibera di Giunta è stata un’azione fondamentale e necessaria.

Dopo una breve sospensione disposta alle ore 17.10, i lavori del Consiglio vengono ripresi alle ore 17.42.

Si procede con la lettura di una dichiarazione di voto, effettuata dal consigliere Antonello Paparella e sottoscritta da Picciarelli Pina, Summo Francesco, Paparella Pietro, Binetti Damiano, Saulle Orazio e Rutigliani Maria Tiziana che si dichiarano favorevoli al provvedimento. Gli stessi aderiscono all’iniziativa del Recovery Fund ma non condividono le modalità partecipative messe in atto. Il punto 1 odg è approvato all’unanimità.

Il punto 2 odg, di cui si era parlato già nella scorsa Assise, riguarda i costi sostenuti dal Comune di Ruvo di Puglia nel 2020 per il conferimento della Forsu, presso la stazione Ecodaunia, in virtù dell’esigenza di tenuta del sistema di smaltimento regionale e dei costi esosi ed ingiustificati a carico dei cittadini ruvesi. Alla precisazione del consigliere di maggioranza Giovanni Mazzone (Puglia Popolare) sulla creazione di questa proposta, nata per evitare che grosse somme di denaro ricadano sulla comunità,  si alterna la voce del consigliere di opposizione Antonello Paparella (Forza Italia), il quale ricorda che lo scorso anno la Regione Puglia aveva ottemperato al suo dovere di governo territoriale dei rifiuti, in quanto si era fatta carico delle molteplici difficoltà legate all’intasamento  dei centri di raccolta differenziata e di compostaggio in Puglia. In quella circostanza, la Regione si era sobbarcata dei costi spesi da vari comuni, tra cui anche Ruvo, per far fronte allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Attualmente è possibile dare contezza di un risultato effettivo registrato negli atti del bilancio del Comune di Ruvo di Puglia, pari a nemmeno 2.000 euro di contributi che il comune ha avuto come ristoro per le ingenti somme di denaro spese tra il 2019 e il 2020. Non c’è alcuna traccia nel bilancio della Regione, né alcun atto dal punto di vista politico-amministrativo, che suggella la volontà da parte della Giunta Regionale di ristorare questi eccessivi costi che tutte le comunità e non solo Ruvo stanno sostenendo (circa 100 comuni). Paparella allora chiede all’Amministrazione Comunale di recarsi a Bari presso gli Uffici Regionali e, attraverso l’Ager, sostenere questa causa. Malgrado il cambio di etichette da Asipu a S.A.N.B., il consigliere rileva l’aumento dei costi quasi completamente a carico dei cittadini.

Gli fa eco il consigliere di opposizione Piero Paparella (Fratelli d’Italia) che dimostra quanto la Regione non disponga risorse sufficienti per occuparsi dei rimborsi. In una delle precedenti sedute del 2019, P. Paparella fece notare come l’Ager avesse dato un contributo straordinario ai Comuni che avevano sostenuto, nello stesso anno, maggiori oneri per il conferimento della Forsu: 3.700.000 euro, stanziati dalla Regione Puglia già a luglio con delibera di Giunta n.1283. A Ruvo di Puglia erano stati concessi 1.954,65 euro. All’obiezione mossa dal consigliere replica il sindaco, rassicurando che questa vicenda avrà una breve durata e che il rimborso della Regione sarà effettuato, considerate le ripetute sollecitazioni avanzate già dall’8 ottobre 2019. Il punto 2 odg viene approvato con 10 voti favorevoli e 6 contrari.

Ritirato il punto 3 odg, condiviso in sede di conferenza dai capigruppo, relativo alla creazione di un centro vaccinale nel Comune di Ruvo di Puglia. Dal 12 aprile, l’hub vaccinale è attivo presso il Palavolta.

Approvati i verbali delle sedute consiliari del 3 e 9 marzo 2021 (punti 4 e 5 odg).

Il punto 6 riguarda la discussione del bilancio di previsione e la conseguente deliberazione (art. 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/200). L’assessore alla finanze, Rocco Marone, sostiene che i condizionamenti finanziari derivanti dalla situazione pandemica, già presenti nel 2020, si proiettano nel bilancio 2021 e pluriennale 2021-2023. Aggiungendo alcune criticità del bilancio del comune di Ruvo, questa condizione comprime sensibilmente i margini finanziari di manovra ed obbliga ad operare una serie di contrazioni degli stanziamenti nei capitoli di spesa al fine di poter realizzare un equilibrio necessario. Si parla dunque di un bilancio asfittico, volto ad operare nel Mezzogiorno  per raggiungere l’autonomia locale del Sud, da decenni penalizzato da politiche sostanzialmente assistenziali e scarsi investimenti. Il cosiddetto “residuo fiscale” rischia di legittimare il rafforzamento dei divari territoriali e di disattendere i principi della perequazione infrastrutturale e del federalismo cooperativo. Ne è derivato che la distribuzione della spesa pubblica penalizza particolarmente il Mezzogiorno, come evidenziato dal sistema dei conti pubblici territoriali attraverso la misurazione e l’analisi dei flussi finanziari di entrata e di spesa di Amministrazioni Pubbliche e di tutti gli Enti e società connesse.

Il bilancio di previsione determina un congelamento di risorse di ben 508 mila euro, dinanzi al quale i consiglieri di opposizione hanno presentato due proposte di emendamenti che non sono state accolte. Eseguita l’analisi del bilancio, si procede con la votazione del provvedimento relativo al punto n. 6 odg (approvazione e deliberazione del documento unico di programmazione 2021-2023). Il Dup viene quindi approvato con 10 voti favorevoli e 4 contrari e diventa immediatamente esecutivo con 10 voti favorevoli e 4 astenuti.

Approvati con immediata eseguibilità il punto 7 odg (Addizionale comunale all’Irpef. Conferma per l’esercizio finanziario 2021 dell’aliquota vigente) e il punto 8 odg (Imposta Municipale Propria IMU Anno 2021 – conferma aliquote 2020).

Il punto 9 odg, relativo all’affidamento degli incarichi di collaborazione per il triennio 2021-2023, viene approvato con 10 voti favorevoli e 5 contrari, diventando immediatamente eseguibile.

Il bilancio di previsione 2021-2023 è approvato a maggioranza, con immediata eseguibilità.

In merito alla questione sollevata dal consigliere Binetti (Un’Altra IDeA per Ruvo) sull’inventario delle installazioni relative a tutte le edizioni di “Luci e Suoni d’Artista”(punto 11 odg), si attende ancora una risposta.

Il 12 odg riguarda la modifica del protocollo contenente le modifiche/integrazioni alla disciplina sul funzionamento delle aree di sosta veicolare a pagamento, sottoscritto dal Direttore Area 7 e dal referente della concessionaria dei servizi di gestione delle Aree Blu A.T.I. AJ Mobilità S.r.l., in data 30 dicembre 2019. Il consigliere Binetti manifesta la sua perplessità sulle modifiche del protocollo, tra le quali l’esclusione delle auto ibride dalla semi esenzione, che cozzano con la politica ambientalista perseguita dall’Amministrazione. Sarebbe stato più opportuno effettuare un lavoro di ratifica della delibera da parte dell’intera Giunta.

Conclusa la discussione dell’ultimo punto odg, la seduta è tolta alle ore 22.00.

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