Cultura

30° concerto di Natale: Rubis Canto conquista il pubblico tra note e storia

Dai nostri petti, dolce e meraviglioso, si leva un canto solenne e misterioso. È con queste parole che, sulle note del “Canto” di Silvestro Sasso, ha avuto inizio il Gran Concerto di Natale – Il canto, lo stile, la tradizione, targato Rubis Canto. Un evento giunto alla sua trentesima edizione che ha raccolto, domenica 15 dicembre nella chiesa di San Domenico a Ruvo di Puglia, una folta platea.

Le trenta voci femminili, con la collaborazione di quattro voci maschili e di un trio di musicisti, sono state dirette dal maestro Nicola Bucci che, a distanza di trent’anni dal suo primo concerto natalizio ha voluto ricordare il percorso di crescita dell’associazione corale proponendo un folto programma musicale curato nei minimi dettagli. Come in quel lontano 1989, il concerto 2019 ha visto l’esecuzione di brani della tradizione natalizia. Così grandi classici, come Adeste Fideles, Auld Lang Sine, Astro del Ciel e Puer Natus, hanno allietato il pubblico durante la prima parte della serata.

Toccante è stato il momento della Ninna Nanna Rubastina, un particolare brano dal ritmo lento e dai toni melodiosi che ricorda la nascita del Bambinello con il racconto dell’amore che solo una mamma sa donare al proprio figlio. Caratteristico anche il Canto della Terra, un pezzo tutto italiano registrato come secondo singolo dell’album del 1999 del tenore Andrea Bocelli, Sogno.

La seconda parte del concerto, invece, ha animato il pubblico con canti dal carattere esplosivo. Brani contemporanei e gospel si sono susseguiti sulle note dell’energico Glory Glory, dei famosissimi Ain’t no mountain enough e I will follow him del noto musical Sister Act e di un particolare e innovativo Jingle Bell dagli effetti scenici e musicali che hanno lasciato il pubblico a bocca aperta.

Uno strepitoso Jingle Bell Rock e un’inedita versione dell’Halleluja di Leonard Cohen, a quattro voci maschili con coro, hanno fare nascere una spontanea standing ovation degli ascoltatori che, ancora una volta, hanno apprezzato lo sforzo musicale e professionale dell’ormai memorabile associazione Rubis Canto.

Trent’anni ininterrotti di attività, di passione e di musica vera sono emersi da questo trentesimo concerto natalizio che ha visto la partecipazione di alcune storiche componenti del coro Rubis Canto presenti già in scena in quel dicembre 1989. È da una di loro che è giunto un particolare dono a fine serata, a nome di tutto il coro, al maestro e amico Nicola, visibilmente commosso e grato. Una targa per dire grazie e per ricordare che il canto allieta, unisce ed affratella. Quella letizia, quell’unione e quella fratellanza che Nicola Bucci ha saputo insegnare, tramandare e far fiorire grazie alla straordinarietà della musica e del canto.

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