Attualità

WASTOP, UN INTENSO POMERIGGIO DEDICATO ALLA LOTTA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Un intenso pomeriggio destinato alla sensibilizzazione della cittadinanza sul tema dello Spreco Alimentare, in occasione della medesima Giornata Nazionale che ricorre ogni anno il 5 Febbraio.
L’incontro, moderato da Alessia Di Terlizzi, presidente dell’Associazione culturale La Fenice, e favorito dalla sinergia con il gruppo Scout AGESCI, Gioventù Nazionale, Emporio Solidale Legami, Giovanidee Forum e Giovani Democratici, ha suscitato notevolmente l’interesse della platea trasformandosi in un vero e proprio dibattito sul tema dello sperpero del cibo e sulle modalità di recupero e/o conservazione.
Tra gli ospiti, il Presidente del Circolo “A. Vassallo” di Legambiente Corato, Prof. Giuseppe Faretra, ha evidenziato l’impatto economico e ambientale che lo spreco alimentare genera, considerando che annualmente lo sperpero di cibo italiano è dell’ordine dei miliardi di chilogrammi, pari all’1% del PIL.
Una lezione di Educazione Alimentare a cura del Prof. Franco Amenduni è stata utile per uno uno spunto pedagogico, attraverso cui si è capito quanto una corretta e sana alimentazione vada ad incidere sulla quantità di cibo sprecato quotidianamente dalle famiglie italiane oltre che sul benessere del singolo.
L’Assessora alle attività produttive e al Lavoro, Luciana Di Bisceglie, ha invece focalizzato il suo intervento, in rappresentanza delle istituzioni locali, sul tema della sostenibilità, oggi importante per le imprese come obiettivo da raggiungere, il quale garantisce anche riconoscimenti statali, visto che il 37% dei fondi PNRR sono destinati alla sostenibilità. Le istituzioni hanno il compito di sensibilizzare e diffondere il più possibile le “buone pratiche” per mettere i cittadini nelle condizioni di evitare sprechi che influiscono poi anche nel processo di smaltimento dei rifiuti.
Dulcis in fundo, l’esperienza dell’Associaizone ONLUS In.Con.Tra di Bari, presieduta da Michele Tataranni, che da oltre vent’anni opera a sostegno degli “invisibili” per garantire loro cure, sostegno e cibo. Da anni, grazie allo spreco alimentare, sostengono centinaia di famiglie di diverse etnie fornendo loro cibo raccolto dagli avanzi di negozi, o donato dalle famiglie o raccolto dai grandi centri di distruzione, grazie all’ausilio di 50 unità volontarie di tutte le età.
Un focus inevitabile, che ha puntato i riflettori su un tema spesso sottovalutato su cui sarà necessario lavorare, considerando che dimezzare lo spreco alimentare è l’obiettivo numero 12 dell’Agenda ONU 2030.

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