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VENDEMMIA 2018 +15% IN RECUPERO SU 2017 PIU’ SCARSA DAL DOPOGUERRA; IN VOLATA MATURAZIONE PRIMITIVO

“A dispetto del clima impazzito dei mesi scorsi e facendo i debiti scongiuri rispetto all’andamento climatico delle prossime settimane, le previsioni della vendemmia 2018 sono ottime, con un aumento della produzione in media del +15% rispetto alla campagna 2017, tra le più scarse dal dopoguerra a causa del clima impazzito e della prolungata siccità”. E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, patron della Cantina Cantele, a delineare il quadro ad oggi dello stato di salute delle uve da vino in Puglia.

“Seppure preceduta da un inverno rigido solo per pochi giorni, l’annata viticola 2018 in Puglia è partita nella norma – aggiunge il Presidente Cantele – ma con un ottimo germogliamento seguito da una vigorosa fioritura ed una allegagione che è stata piuttosto buona su tutto il territorio regionale, ad eccezione di alcune aree dove gli abbassamenti della temperatura ha provocato la caduta di fiori o delle piccole bacche. La progressione dello sviluppo della vegetazione è stata veramente importante, tanto da creare non pochi problemi organizzativi alle aziende viticole che hanno dovuto agire tempestivamente e procedere con le attività di spollonatura e sfogliatura. Le uve più precoci come chardonnay e Primitivo – conclude Cantele – sono già in volata verso la maturazione, ma anche le più tardive mostrano percentuali di invaiatura in alcuni casi sorprendenti”.

Grandi aspettative dalla vendemmia 2018, dunque, considerato che nel primo trimestre 2018 – aggiunge Coldiretti Puglia – sono salite di un ulteriore 5,7% le esportazioni di vino pugliese all’estero e nel 2017 gli acquisti delle famiglie sono cresciuti di un ulteriore 5% per i vini Doc, mentre le Igt sono aumentate del 4% e gli spumanti addirittura del 6%.

“La tarda primavera e questo inizio dell’estate ci hanno dato conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, della tropicalizzazione del clima sempre più spinta – sottolinea Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – e degli sbalzi climatici improvvisi che i viticoltori sono costretti ad affrontare in questo primo quarto del secolo a causa del global warming. Le temperature medie nella norma, per fortuna ancora lontane dai picchi raggiunti nella precedente annata, sono state accompagnate da condizioni di umidità e da precipitazioni in alcuni casi molto violente e rese letali da grandine e venti forti, che costringeranno a ridimensionare le stime iniziali che facevano pensare ad una vendemmia record per quantità di produzione”.

La contemporanea presenza di attacchi di peronospora particolarmente virulenta – precisa Coldiretti Puglia – definisce un quadro complicato che sta mettendo a dura prova i budget delle imprese, in particolare di quelle che fanno della qualità e della sostenibilità delle produzioni la propria filosofia e che vedono lievitare in modo sensibile i costi in annate così difficili.

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