Cronaca

UNO BIANCA, VACANZA PREMIO A OCCHIPINTI. I FAMILIARI DELLE VITTIME: “MA CHE GIUSTIZIA E’?”

Non è la prima volta che ci occupiamo di “vacanze premio” date agli esecutori degli omicidi attribuiti alla banda della Uno Bianca. Tra le vittime ci fu il nostro concittadino Cataldo Stasi.

E’ di questi giorni la notizia che Occhipinti, in semilibertà dal 2012, sarebbe stato invitato per un’iniziativa promossa da Comunione e Liberazione e dalla Cooperativa Giotto, alle cui dipendenze lavora ormai da oltre 15 anni. Un permesso-premio, accordato dal Tribunale di Sorveglianza di Padova dove Occhipinti è detenuto, duramente criticato dall’associazione familiari vittime: “Rimango allibita – ha commentato la presidente, Rosanna Zecchi – Non mi aspettavo una cosa di questo genere. Non è giusto, ma che giustizia è?”.

E’ di febbraio la notizia del primo permesso premio di mezza giornata per Alberto Savi, il minore dei tre fratelli membri del gruppo criminale: una decisione accolta dalle dure critiche dei familiari delle vittime. Tuonò il papà di Cataldo Stasi qualche mese fa, dichiarando a gran voce di aver visto morire il proprio figlio un’altra volta.

Del tema dei permessi ai killer della Uno Bianca, Zecchi, quello in corso non sarebbe il primo di questo tipo per Occhipinti, ha detto di averne parlato anche al ministro della Giustizia Andrea Orlando, ospite due mesi fa a una Festa dell’Unità a Bologna: “Ci ha detto di stare calmi perché dopo 20 anni possono avere permessi. Ma una settimana mi sembra eccessiva… Occhipinti sarà cambiato? Spero solo che non faccia altri atti violenti”.

Intanto, mentre da ambienti trapela un certo disappunto (chi conosce Occhipinti – spiegano – assicura che si tratta di un detenuto modello che ha cambiato veramente vita e la ‘vacanza’ sarebbe una settimana di raccoglimento ed esercizi spirituali), sul fronte politico il deputato bolognese del Pd Andrea De Maria ha espresso non poche perplessità sulla scelta ed ha annunciato iniziative parlamentari per approfondire la questione.

La settimana in Val D’Aosta per Occhipinti è solo l’ultimo atto delle polemiche sui permessi e le richieste di sconti dei membri della banda. A luglio la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso dello stesso Occhipinti sulla decisione del Gip di Bologna che gli aveva negato uno sconto di pena.

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