Riabilitato un altro grande jazzista della nostra terra: Santino Tedone

Ecco la nuova tappa di Lost Tapes, collana a cura di Livio Minafra per la Angapp Music.

Dopo Enzo Lorusso (classe 1931), Ruvo di Puglia e la sua grande fucina della Banda con la sua antica Scuola di Musica Comunale che fu, sfornarono sul finire degli anni ’30 un altro fuoriclasse destinato a far parlare di sé, pur deviando dalla musica classica vedo il jazz, e pur oggi dimenticato del tutto: Santino Tedone. Grande clarinettista dixieland e contemporaneo, raffinato sax contralto, è stato primo clarinetto dell’Orchestra della Rai della Televisione italiana di Roma dal 1957 alla pensione, avvenuta negli anni ’90. Da Studio Uno a Canzonissima fino a Fantastico.. erano tutti occasioni di vederlo in orchestra e a volte apprezzarlo come solista. Ricorda Pinuccio De Leo, sassofonista di Ruvo di Puglia da poco scomparso, che quando era piccolo, suo papà Vincenzo, anch’egli sassofonista, guardando la tv già dagli anni ’60 gli diceva “Figlio mio, in mezzo a quell’orchestra c’è uno di Ruvo che si chiama Sante Tedone”. Numerosissime le collaborazioni da iniziando dal barese Bruno Giannini, poi da Armandino Zingone a Piero Umiliani, da Mina a Lionel Hampton, da Alberto Sordi a Totò, dal Sestetto Swing di Roma allo stesso Armando Trovajoli, da Frank Rosolino a ad Oscar Valdambrini, per citarne alcuni. Una figura di cui lo stesso Peppe Vessicchio parla nel suo libro “La musica fa crescere i pomodori” Ed. Rizzoli.

Una ricerca durata 6 anni da parte di Minafra, a caccia di vecchissimi dischi, nastri e registrazioni perdute.

Qui il link per riascoltarlo partendo da una magnifica Ebb Tide del 1958: https://ngp.lnk.to/santino

Altre info nella sua biografia ricostruita e nelle specifiche della scaletta dell’album nell’allegato Word .docx di nome “Bio Tedone”.

Segue la copertina + alcune foto.

Livio Minafra