LE NORME DI SICUREZZA IRROMPONO SUI RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Ruvo di Puglia ha vissuto le prime esperienze legate alla sicurezza nelle manifestazioni pubbliche nell’agosto 2017.
Dal Talos Festival, passando per il concerto “1000 Voci per Amatrice”, per il “Palio di San Rocco”, alla festa in onore dei “S.S. MEDICI” e da quel momento via con tutti gli altri eventi, i ruvesi hanno avuto modo di conoscere le nuove disposizioni legate alla sicurezza.
Le nuove disposizioni hanno limitato di riflesso anche numerosi cortei processionali che, se fatti rientrare nella casistica della “processione rionale”, evita diverse rogne burocratiche.
Le norme di sicurezza entrano a gamba tesa sugli organizzatori dei Riti della Settimana Santa.
Mai come quest’anno i priori delle quattro Confraternite mostrano una solidità e una compattezza che sta dando loro parecchia forza nell’affrontare il marasma burocratico, a tratti avvilente.
La società in cui viviamo impone queste situazioni e occorre conviverci. Alle 18.00 di oggi, un incontro presso i Servizi Sociali tra i priori e l’assessora Filograno potrebbe in qualche maniera definire il quadro degli adempimenti da rispettare e dare loro un adeguato sostegno.
In modo particolare, i priori non sono d’accordo sul doversi assumere la totale responsabilità organizzativa dei singoli cortei processionali, oltre all’esborso economico derivante dal dover piazzare 52 blocchi di cemento e 20 steward a supporto dello stesso. Le prove generali sono state effettuate nel corso della processione di San Biagio. Liberare in automatico il tratto di strada non interessato dalla processione non è operazione semplice.
Qualche intoppo c’è stato, con strade chiuse al traffico molto prima rispetto all’orario previsto del passaggio della processione, blocchi di cemento larghi tra loro con alcune vetture che agevolmente si sono intrufolati tra gli stessi.
Da Palazzo di Città, l’assessora Filograno ha ribadito la massima disponibilità a sostenere in qualche maniera l’azione delle Confraternite.
(foto Marco Volpe)
Sarebbe opportuno cmq fare in modo che i blocchi di cemento piazzati nel bel mezzo della sede stradale siano resi ben visibili (magari con strisce rosse o gialle) per evitare impatti involontari…per come è stato progettato ed eseguito il tutto, sono i blocchi di cemento a bassa visibilità secondo me, il vero terrorismo stradale e non certo i terroristi ISIS che Ruvo non la conoscono nemmeno!