Attualità

La verità sui cuccioli sfruttati nel Puppy Yoga: i lati oscuri di questa pratica

Puppy Yoga è una pratica sempre più popolare soprattutto grazie ai social media. Ma questa attività di tendenza di fitness e di rilassamento con i cuccioli di cane, solo all’apparenza tenera e rilassante, cela un lato oscuro di sfruttamento per i piccoli cuccioli coinvolti.

Qual è il lato oscuro? 

Quali i dubbi sull’eticità della sua pratica e sulle condizioni di vita dei cuccioli? 

A quale trattamento sono sottoposti e quale è la loro tracciabilità e dove finiranno quando non saranno più cuccioli e quindi non più adatti alla pratica?

A prima vista, le sessioni di yoga con i cuccioli forniscono un seducente mix di teneri animali in un ambiente rilassante, creando immagini perfette per la condivisione sui social media. Un’indagine condotta in Inghilterra ci mostra una realtà ben diversa da quella filtrata dai social e solleva seri dubbi su questa nuova e assurda forma di sfruttamento animale per l’esibizione e il divertimento umano invalidando l’idea che tutte le realtà cinofile, etologiche e psicologiche ormai propongono : il cane quale Essere Senziente, in grado di pensare e provare emozioni, soggetto di precisi diritti.

La realtà, secondo quello che hanno scoperto i giornalisti investigatori, sarebbe che

  molti dei cuccioli non dovrebbero essere lì:  questo perché hanno solo poche settimane e quindi per legge non dovrebbero essere separati dalle loro madri così presto.

– i cuccioli vengono obbligati a lavorare per ore ogni giorno, privati dell’acqua per impedire che gli scappi la pipì e del sonno, che a quell’età è di fondamentale importanza. 

– i cuccioli sono tenuti in stanze chiuse, senza accesso a cibo, acqua e riposo in attesa dell’arrivo dei e delle clienti. Così le fasi alternate di deprivazione e iperstimolazione dovuto all’ambiente movimentato e da persone sconosciute possono influire negativamente sul loro benessere .

– le stanze sono spesso eccessivamente calde per soddisfare le esigenze degli esseri umani, condizione che però rappresenta un forte rischio per la salute dei cuccioli.

– in alcune circostanze i cuccioli sono utilizzati semplicemente a fini di lucro (e non per favorirne le adozioni, come spesso dichiarato) riducendo gli animali a una semplice attrazione per i clienti.

A tutto ciò si aggiunga l’impatto sul loro stato emotivo a lungo termine e sul loro sviluppo comportamentale che l’esperienza può provocare. Quando i cuccioli vengono al mondo, infatti, hanno bisogno di sentirsi sicuri e protetti, hanno bisogno di qualcuno che riconoscono e di cui si fidano. Difficile immaginare che possa accadere a questi cuccioli che vengono portati in un ambiente sconosciuto pieno di estranei, vagano per la stanza mentre i partecipanti cercano di raggiungere la piena consapevolezza attraverso le posizioni richieste dalla disciplina buddista per poi essere presi e manipolati . Non vi è scelta  etologica consapevole  nello strutturare l’ attivita’ sulla base dei bisogni  del cucciolo e sue fragilità, col risultato di una iper-esposizione traumatica, piuttosto che sana socializzazione per i cuccioli.

Inoltre  vengono spogliati proprio nella fase formativa dello sviluppo della capacità di esercitare la propria autonomia, della loro facoltà di scelta e del controllo, che significa praticamente creare una base fertile per futuri problemi comportamentali,  problemi di attaccamento, reattività ed aggressività interspecifica, ansia sociale ed ambientale, che, come sappiamo, è la motivazione principale per cui gli animali vengono abbandonati.

Durante le sessioni, purtroppo,  non è prevista la presenza di educatori cinofili, istruttori cinofili o medici comportamentalisti  per strutturare la stessa ed evitare qualsiasi forma di maltrattamento, dovuto spesso alle manipolazioni eccessive e non considerazione della fragilità del cucciolo.

Quasi tutti i cuccioli sono di razza. Ma da dove provengono questi cuccioli? Ci può essere una relazione tra il continuo rifornimento di cuccioli di razza per questa pratica e le Puppy Mills? Quale sarà il loro destino una volta cresciuti, e una volta superata l’età “coccolosa”? Ai temi di benessere animale si somma quindi l’importantissima questione della tracciabilità animale.

Anche la salute, l’igiene e l’adeguatezza delle profilassi vaccinali degli animali potrebbero essere intaccate ; la promiscuità negli ambienti usati può diventare un rischio per le zoonosi mancando i controlli igienico-sanitari e relative autorizzazioni.

Chi esercita il Puppy Yoga ritiene che il beneficio non sarebbe soltanto per gli umani, ma altrettanto per gli animali : su queste convinzioni non sono per niente d’accordo sia la RSPA Royal Society for the Prevention of Cruelty che il Kennel Club i quali hanno iniziato una battaglia contro questa pratica che potrebbe violare l’Animal Welfare Act inglese, la più importante legge che regola il trattamento degli animali.

Anche in Italia il Movimento animalista si sta muovendo per la tutela degli animali coinvolti .

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Sezione di Ruvo di Puglia è a disposizione con i suoi esperti per qualsiasi approfondimento e si dichiara contrari a questa “nuova moda”.

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