IL SIGNIFICATO DELLA GRANDE CALZA RUVESE
Fervono i preparativi per la terza edizione de “La Grande Calza” ruvese.
Una calza lunga più di 40 metri realizzata dell’associazione Un Mondo Di Bene durante il laboratorio di Sartoria Sociale e che quest’anno si arricchisce di nuove decorazioni realizzate da diverse associazione che si sono aggiunte negli anni come ContestoLab, Armonie di Vita, Università della Terza Età, Associazione Legàmi Ruvo di Puglia, Cultura et Memoria, NoixVoi, Caritas Settore Minori, Centro Diurno Nel Regno di Oz, Istituto Sacro Cuore, Enpa, Associazione Bersaglieri e Polizia di Stato delle sezioni ruvesi, insieme alla partecipazione delle Parrocchie Cattedrale, Immacolata e San Domenico e la famiglia Caldarola
Il programma prevede:
Venerdì 5 Gennaio 2024 sfilata della grande calza per alcune strade del paese e festa finale in Piazza Dante nei pressi della Cattedrale
Ritrovo ore 15.30 e partenza ore 16.00 dalla sede di Linea Comune in Via Romanello 12.
Che cos’è la Grande Calza Ruvese?
Che senso ha questo lungo collage di stoffe multicolor che il 5 gennaio sfilerà per le strade della nostra città accompagnato da un corteo festante bambini, ragazzi e giovani?
La grande calza non è altro che il segno
esteriore di un mondo tanto meraviglioso quanto sommerso e operoso che nel silenzio si spende per il bene della comunità ruvese e non solo.
Parliamo delle numerose associazioni di volontariato che con il loro operato, spesso sotterraneo e sconosciuto ai più, danno corpo a quella bellissima pagina del vangelo in cui Gesù dice: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
Qualcuno potrà obiettare che da sempre ci sono state persone di buona volontà che si sono adoperate per il bene altrui, ma l’unicità e la bellezza della realtà che la calza rappresenta è il fatto che tutti questi operatori di bene siano in rete fra loro, senza doppioni e/o sovrapposizioni, in un’armonia che vede ogni associazione, secondo la specificità del proprio statuto, investire i propri talenti in un’unica direzione: quella che porta chiunque abbia bisogno a risollevarsi dalle proprie povertà, siano esse fisiche sociali, economiche o di qualsiasi genere.
E allora ecco il significato di questa grande calza: ogni pezzo rappresenta un’associazione, tutti i pezzi sono cuciti insieme a simboleggiare l’obiettivo comune e tutti marciano in un’unica direzione, quella del bene e dell’aiuto reciproco.
Una volta all’anno questo mondo sommerso esce allo scoperto con la sua gioia e i suoi colori, non per esibizionismo, ma per gridare a chi ancora è fuori da questo circolo virtuoso che insieme è più bello, che insieme si può puntare sempre più in alto nella direzione del bene e che ognuno di noi, con i propri limiti e con i propri talenti può sentirsi parte di una bella storia che parla di risurrezioni, di fatiche condivise, in una parola di una storia d’amore dato e ricevuto a piene mani.
