Religione

“IL CAMMINO DI DON TONINO”: ECCO IL PERCORSO

É stato presentato in una partecipata e attenta conferenza stampa il progetto “Il cammino di don Tonino”, ideato e realizzato dall’associazione omonima, per conto della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Alla presentazione dettagliata, a cura di don Luigi Amendolagine, presidente dell’associazione, sono seguiti gli interventi del dott. Angelofabio Attolico e del dott. Aldo Patruno, rispettivamente funzionario e direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, e di S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. La conferenza si è conclusa con i saluti di Stefano Bello, nipote di don Tonino e vicepresidente della Fondazione don Tonino Bello, e di Trifone Bello, fratello del compianto vescovo.

Obiettivo principale è quello di promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello, quale sacerdote e vescovo ma al contempo come uomo della strada, narrando la sua vita attraverso la costruzione di un cammino che permetta ai pellegrini di vivere la dimensione della contemplattività (cfr. discorso Papa): mettendosi in marcia lungo le strade della Puglia, i viandanti potranno contemplare i paesaggi e le opere d’arte, riflesso della Bellezza di Dio; potranno compiere quel viaggio interiore che conduce al proprio cuore e che ci fa scoprire come creature; potranno ascoltare i testi di don Tonino che in maniera attuale e profetica ci racconta del Vangelo. Insomma, il Cammino vuole essere una nuova forma di evangelizzazione, capace di attirare persone che non frequentano i nostri luoghi ecclesiali.

Il cammino congiungerà Molfetta ed Alessano in un percorso di oltre 300 km in ascolto della voce e dell’insegnamento di don Tonino.

La Diocesi ha presentato il progetto al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia perché il cammino è un itinerario spirituale ma anche culturale. È una forma di Turismo Lento, un turismo ecologico, sostenibile, che valorizza il patrimonio culturale e naturale, capace di mettere in contatto le persone con la natura, i paesaggi, l’arte. Un turismo aperto a tutti: famiglie, gruppi, single, giovani, senior, credenti e non credenti. Gli Itinerari Culturali sono il fiore all’occhiello di questo tipo di proposta, perché favoriscono il processo di destagionalizzazione del turismo e valorizzano il patrimonio materiale e immateriale di un territorio.

È un turismo che non concentra le risorse in un unico luogo ma che, al contrario, permette la promozione di un più vasto territorio, valorizzandone prodotti, patrimonio, tradizioni e persone.

“Una volta individuati – spiegano – tutti i sentieri, noi li percorreremo e, in seguito, sistemeremo la segnaletica orizzontale e verticale, in maniera tale che nessun pellegrino possa smarrirsi. In questa fase di mappatura importantissima è l’individuazione delle strutture ricettive. Noi stiamo dando la precedenza alle strutture religiose, ad esempio a Molfetta il Seminario Vescovile, a Ruvo la comunità C.A.S.A., oppure conventi, monasteri, parrocchie, centri aggregativi. Sarebbe bello che i pellegrini fossero accolti in questi luoghi estremamente significativi per la spiritualità e la cultura del nostro territorio”.

Questo è il percorso che è stato pensato per il cammino di don Tonino, sia per chi voglia percorrerlo a piedi, sia per chi preferisce la bicicletta. Criteri di scelta sono stati:

✓  il passaggio da luoghi significativi nella vita di don Tonino (la C.A.S.A. di Ruvo, le quattro città della Diocesi, il Porto di Bari, Tricase, Alessano, ecc.);

✓  l’attraversamento di bellezze turistiche, paesaggistiche e artistiche (pensiamo alla Basilica di Santa Caterina a Galatina, i Trulli di Alberobello, l’Abbazia di Noci, le Grotte di Castellana ecc.);

✓  abbiamo evitato di metterci su cammini già esistenti (come ad esempio la Francigena del Sud e il Cammino Materano).

Ecco l’elenco delle città dalle quali passerà il nostro cammino: partirà dal nostro Seminario, qui a Molfetta, e andrà verso Ruvo, la comunità C.A.S.A., Santa Maria di Cesano a Terlizzi, Giovinazzo, Santo Spirito, Bari, Capurso, Rutigliano, Conversano, Castellana Grotte, Putignano, Noci, Alberobello, Martina Franca, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Mesagne, Torchiarolo, Surbo, Lecce, San Donato di Lecce, Galatina, Soleto, Corigliano, Cutrofiano, Supersano, Ruffano, Tricase, Alessano. Ovviamente poi i pellegrini potranno concludere a Santa Maria di Leuca (cfr. Finisterre).

 

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