I ragazzi della “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII”: “Egregio Putin, e se fosse lei una persona in fuga?”
“L’Eco della Scuola” propone una lettera sul quale è giusto soffermarsi. Il giornale on-line della “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII” curato dagli studenti iscritti al Pon di Giornalismo coadiuvato dal prof. Gino Sparapano, propongono una lettera scritta a Putin: “Se fosse lei una persona in fuga?”.
Egregio Putin,
le scrivo questa lettera per invitarla a terminare la guerra iniziata.
Penso che l’Ucraina debba essere LIBERA di entrare a far parte della N.A.T.O. e che i suoi abitanti abbiano il diritto di restare nella propria nazione, cosa che di questi tempi non possono fare a causa dei suoi bombardamenti.
Quindi le chiedo di smetterla immediatamente con le bombe e i razzi perché, oltre ad uccidere tanti innocenti e distruggere intere città, potrebbero andare a finire su qualche centrale nucleare diffondendo radiazioni per chilometri, causando morti, tumori, leucemie, malformazioni e gravi danni all’ambiente, forse la parola Chernobyl le rinfrescherà la memoria….!
Mi chiedo come si sentirebbe se fosse lei una di quelle persone in fuga. Se fosse costretto a lasciare casa, famiglia, conoscenti, amici, ricordi, patria e ad intraprendere un viaggio che non sa se riuscirà a terminare e dove la porterà. Del resto, se quasi tutto il mondo è contro di lei, forse tutta questa ragione non ce l’ha!!
Fossi in lei ci rifletterei meglio!!
Ci pensi un po’ su e mi faccia sapere!
Con scarsa stima, Federico Ieva