Religione

GMG Lisbona 2023, oggi il primo incontro con Papa Francesco

La terza giornata della GMG di Lisbona, come di consueto, si è aperta con la catechesi “Rise Up” tenuta da Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia, per i giovani della diocesi. La tematica centrale del dialogo è stata la condivisione con i fratelli.

Prima di passare alle domande, il vescovo ha condiviso un pensiero sulla relazione con il Signore, sottolineando l’importanza della prossimità e della profondità. Ha fatto notare che le relazioni devono essere coltivate, proprio come si fa con un amico, anche attraverso i social media. Allo stesso modo, la relazione con il Signore va alimentata, e ciò avviene attraverso la comunione, che è vera solo se si configura alla Sua volontà. Ha avvertito che, nonostante possiamo pensare di avere una relazione autentica con il Signore, potrebbe non essere così se non la coltiviamo con impegno e sincerità.

Successivamente, i giovani hanno partecipato alla S. Messa presieduta da Mons. Arrigo Miglio, Vescovo emerito di Cagliari, insieme a Mons. Redaelli e Mons. Stefano Russo, vescovo di Velletri-Segni.

La terza giornata della GMG di Lisbona, come di consueto, si è aperta con la catechesi “Rise Up” tenuta da Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia, per i giovani della diocesi. La tematica centrale del dialogo è stata la condivisione con i fratelli.

Prima di passare alle domande, il vescovo ha condiviso un pensiero sulla relazione con il Signore, sottolineando l’importanza della prossimità e della profondità. Ha fatto notare che le relazioni devono essere coltivate, proprio come si fa con un amico, anche attraverso i social media. Allo stesso modo, la relazione con il Signore va alimentata, e ciò avviene attraverso la comunione, che è vera solo se si configura alla Sua volontà. Ha avvertito che, nonostante possiamo pensare di avere una relazione autentica con il Signore, potrebbe non essere così se non la coltiviamo con impegno e sincerità.

Successivamente, i giovani hanno partecipato alla S. Messa presieduta da Mons. Arrigo Miglio, Vescovo emerito di Cagliari, insieme a Mons. Redaelli e Mons. Stefano Russo, vescovo di Velletri-Segni.

Nel pomeriggio, è stata celebrata la cerimonia di accoglienza del Papa nel Parque Eduardo VII. Il Santo Padre è stato accolto calorosamente da una folla di giovani (500mila giovani ndr). Dopo un giro tra i giovani pellegrini a bordo della Papa mobile, Papa Francesco ha raggiunto il palco dove ha rivolto un messaggio importante ai giovani: “Nella Chiesa c’è posto per tutti”. Il Pontefice ha sottolineato che i giovani, per loro natura, sono “allergici alle falsità e alle parole vuote”. Ha spiegato che la Chiesa dovrebbe essere quella casa in cui risuona l’eco della chiamata di Dio per nome a ciascuno. Ha fatto riferimento a Gesù in croce come esempio, affermando che il Signore non punta il dito, ma allarga le braccia, invitando tutti ad entrare e accogliendo senza distinzioni. Il suo messaggio d’amore è stato: “Dio ti ama, Dio ti chiama”.

 

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