Attualità

Bando Ecclesiastici: premiato il progetto diocesano presentato da un team di professionisti ruvesi

Tra i 48 progetti finanziabili su tutto il territorio regionale, dei quali è online la graduatoria dei soggetti ammissibili al bando per la Valorizzazione e la fruizione dei Beni ecclesiastici, vi è anche quello presentato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

L’Intervento di ristrutturazione, restauro, recupero funzionale e allestimento di laboratori finalizzati alla valorizzazione e fruizione di porzione di immobile appartenente al Seminario Vescovile di Molfetta, è stato curato nei minimi dettagli da un team di progettisti ruvesi che hanno espletato con grande professionalità l’incarico affidato dalla Diocesi con lo scopo di potenziare l’offerta culturale del Museo diocesano di Molfetta.

Il gruppo di progettazione composto dai professionisti ruvesi arch. Mariangela Ciliberti, arch. Giuseppe Lovino, Arch. Federica Lamura, ing. Marilena Angelotti e ing. Anna Lobascio ha colto sin dalle prime battute la determinazione del vescovo Domenico Cornacchia nel voler ampliare un luogo unico, un luogo di tutti quale è il Museo diocesano. L’8° posto nella graduatoria dei soggetti ammissibili è il giusto riconoscimento a mesi di lavoro intenso affrontato con entusiasmo, professionalità e competenza.

Inserito nella strategia SMART IN, il Bando ecclesiastici è ritenuto uno degli strumenti più significativi, avendo ottenuto, tra l’altro, l’autorizzazione della Commissione Europea alla modifica del regolamento per includere il patrimonio ecclesiastico nei finanziamenti per il restauro e la valorizzazione degli immobili culturali.

Implementata la dotazione finanziaria iniziale del bando sino a 40 milioni di euro, per soddisfare la significativa partecipazione degli enti ecclesiastici e delle numerose progettualità tese a recupero e funzionalizzazione di infrastrutture materiali del patrimonio, potenziamento dell’offerta di servizi culturali attraverso la realizzazione di laboratori, adeguamento tecnologico, creazione di strutture di servizio per la fruizione dei beni destinati alle collettività locali e ai turisti.

 

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