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ZTL, interviene Lorusso: “Questa amministrazione conduce una guerra non dichiarata contro chi vive nel centro antico”

Nota del candidato di centrodestra Luciano Lorusso.

Ho letto le notizie di stampa circa la mole abnorme di sanzioni elevate nei confronti dei residenti della città antica  per aver oltrepassato varchi per cui non erano stati autorizzati.

Devo dire che non mi sorprende perché è da tempo che mi chiedo, senza trovare risposta, quale peccato capitale abbiano commesso i residenti del centro per essere calpestati nei loro bisogni  primari dall’Amministrazione.

E si perché nel nostro caso non stiamo parlando di colui che non avrebbe titolo di entrare nella ztl (sulla cui estensione h24 dovremo comunque confrontarci) ma di soggetti,   a vario titolo autorizzati, che hanno varcato passaggi diversi.

E si varca un passaggio diverso a volte per non essere stati informati  adeguatamente, e a volte per necessità o per entrambe le circostanze.

Una necessità legata alla ricerca di un posto dove sostare alcuni minuti per scaricare la spesa o per far salire un anziano o per portare in casa bimbi addormentati o perché – e questo capita guarda caso soprattutto negli ultimi mesi – il transito dal varco corretto è stato bloccato per consentire una delle tante manifestazioni panem et circenses programmate.

Perché questa amministrazione conduce una guerra, non dichiarata, ma non meno efficace, contro coloro che hanno deciso di vivere nella città antica?

Non saprei darvi una risposta. So solo che l’insediamento abitativo in un contesto particolare  richiede coraggio e obiettivamente qualche limitazione rispetto agli  standards residenziali comuni.

Ma sono sicuro che sovraccaricare tali obiettive limitazioni con una schizofrenica ed opprimente  politica di gestione del traffico e dei parcheggi significa condannare a morte la città antica, piegando la resistenza di quei pochi che sono rimasti a vivere e  scoraggiando coloro che, affascinati  dalla sua bellezza, ne progettavano il trasferimento.

Mi è tornato in mente  quanto narrato in uno degli incontri pubblici organizzati negli ultimi giorni in piazza Dante dall’attuale Amministrazione.

Si è detto che non si vuole replicare per Ruvo il modello di Polignano, pieno di turisti e svuotato di cittadini.

Si è detto pure che il piano di commercio ha prodotto già ottimi risultati e che la città antica è viva e pullula di persone e di iniziative.

Ebbene, con la notifica dei verbali sanzionatori la realtà dei fatti tanto bistrattata quanto  impertinente, si fa giustizia da se e torna prepotentemente alla ribalta, scontrandosi con il lieto fine delle favole.

Ogni ruvese conosce qualcuno che, disperato, è scappato dal centro storico;  rimane chi non può permettersi di andare via o gli anziani legati alla dimora di una vita.

Ed il fenomeno si è aggravato negli ultimi anni.

Ma allora, a parte l’ovvia considerazione che anche i turisti latitano, il salumiere di quartiere, la pescheria, il bar o la macelleria a chi dovrebbero vendere i loro prodotti se  costringiamo, con questa cinica e miope politica, i residenti ad abbandonare le loro abitazioni?

Vanno via le famiglie e chiudono, quale diretta conseguenza, gli esercizi di vicinato. Dove sarebbero le attività che fioriscono?

Non ha senso dopare le attività commerciali con questa o quella iniziativa a spesa della collettività (necessariamente limitata nel tempo) se poi fomentiamo la desertificazione della vita quotidiana rendendo la vita impossibile ai residenti.

Una volta desertificata, la città antica diviene preda della micro crimininalità ed ostaggio di condotte antisociali che, a loro volta, diventano una causa in più dell’abbandono.

E non è di alcun aiuto fomentare una pseudo movida ruvese.

Sappiate che questa pioggia di multe non è semplicemente un atto dovuto. Alla base, come sempre, c’è una scelta politica.

Prima di notificare le sanzioni amministrative, a fronte di questa evidente e diffusa condotta inconsapevole dei residenti autorizzati,  la Politica avrebbe dovuto farsi carico del problema quale prova tangibile dell’attenzione nei confronti degli abitanti.

Ma non se ne interessa perché impegnata giorno e notte nella più grande opera di distrazione di massa pre elettorale

Dott. Luciano Lorusso

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