Politica

Vito Cantatore: “un paese venduto per una manciata di dollari”

Ad aprire la serata di domenica 26 settembre in Piazza Dante è stato proprio il candidato sindaco Luciano Lorusso.  Primo a calcare il palco, ha presentato la sua coalizione, presentando le liste Un’Altra IDeA per Ruvo – Cambiamo con Lorusso e Lorusso Sindaco. Il candidato alla carica di sindaco Lorusso ha diviso il tempo a disposizione proprio su quel palco cittadino con un altro candidato, Domenico Berardi.

Della fazione di Lorusso, primo a parlare è stato il già noto Vito Cantatore.

Dopo 5 anni, ho aspettato in silenzio e ho guardato questa amministrazione.  Cari amici ed amiche, ho deciso di scendere in campo accanto al mio amico Lorusso perché Ruvo oggi ha bisogno di cambiare registro. Siamo stanchi di chi è venuto da lontano facendo credere che fosse il Messia, il salvatore della città. Il Messia ha bloccato per 5 anni il PUG e con un colpo di mano ha procurato sperpero di denaro: 300000 mila euro.
 Mi raccomando: il 4 e 5 ottobre rivotatelo!” – sono state queste le parole del novello Cleone, ad incipit del suo discorso.

Si è poi riversato sul tema centro storico: ZTL h24.

Un paese venduto per una manciata di dollari.” – ha detto, invece, riferendosi alle strisce blu.

Tasse per i cittadini, multe e sanzioni,  pochi posti di lavoro, cattiva gestione dei rifiuti. Ancora. Le bollette della TARI che ancora non arrivano.  “Speriamo non sia un’altra tattica del Messia per non essere aggredito dai cittadini” – ha affermato, ritornando ancora una volta sulla metafora cristiana, pronunciano più volte il nome del Salvatore, come il primo comandamento del cristianesimo, fede cara al centrodestra, richiede.

Poi l’intervento di Damiano Binetti , “grillo parlante trasformato in locusta”, come lo ha definito Lorusso.

Cosa c’è di nuovo? Una realtà sotto gli occhi di tutti: ieri ci sono stati due furti nella zona industriale. Abbiamo tanto insistito sul funzionamento attivo delle telecamere nella zona industriale, invano.

Ritorno sul tema strisce blu davanti all’ospedale del nostro paese: inopportune. Non c’è rispetto per la popolazione. Chi va in ospedale non va in ferie.”

Dare forza al commercio, e riportare le persone all’interno del centro storico le sue più grandi preoccupazioni, insieme a pulizia e decoro urbano. “Boock fotografico per l’acquisto dell’idropulitrice. E dov’è ora? L’hanno venduta? È in possesso di qualche paese limitrofo? Non si sa.”

Tasto dolente il progetto Apriti Ruvo, definito un esperimento dall’amministrazione uscente, iniziato a dicembre e concluso a gennaio, come ha affermato. Ha ricordato al suo pubblico con amarezza che gli esperimenti non si fanno con i soldi pubblici.

Poi le parole di Annalisa Lobascio, avvocato, cittadina delusa dalle imposizioni di idee dell’amministrazione uscente.

Demonizzazione delle automobili: ma dove c’è stato un potenziamento della mobilità pubblica e sostenibile?
Leggete il nostro programma: c’è tutto. Agricoltura, commercio, lavoro, salute, cultura. Un programma che abbraccia tutti, anche quelli emarginati dagli ex dirigenti.”- sono state le sue parole.

È stato poi il turno di Vito di Vittorio. “Mi hanno definito fomentatore d’odio, massacratore dei disagiati. Ma chi c’era a portare un sorriso ai bambini affetti dal cancro nel policlinico di Bari? Chi c’era ad aiutare la popolazione di Amatrice? C’eravamo noi.”

Descrizione dettagliata delle deiezioni canine e dei volatili che decorano le nostre strade, soprattutto quelle del centrostorico, quella di Di Vittorio. Sporco che è imputabile solo all’azione della uscente amministrazione, a detta sua.

Infine, la spiegazione della loro idea di raccolta rifiuti: il QR code la loro innovazione.

In ultimo, Ferdinando Damiani e Salvatore Bonadies. Agricoltura ruvese, lasciata a sé stessa ad affrontare il  problema acqua, denuncia del primo interlocutore. Sostegno a Luciano Lorusso e identità del centrodestra , temi del secondo.

Prima di cedere il microfono all’altro candidato sindaco, Domenico Berardi, con cui Lorusso ha condiviso il palco domenica, ha proferito le ultime parole pregne di forza e onore al suo pubblico:

So che lunedì prossimo noi saremo stati dalla parte dei cittadini, dei giusti, della sicurezza, del decoro, dei giovani, dello sport, del commercio, delle imprese, del centro storico, delle periferie, di Calendano, dell’agricoltura, delle parrocchie, del volontariato. Noi saremo stati dalla parte del confronto, del dialogo, della condivisione e della partecipazione, del coraggio.”

Articolo di Ruvesi.it

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