Politica

Vito Cantatore e la sua squadra presentano il programma di una nuova Ruvo

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Undici uomini e cinque donne. Una squadra composta in prevalenza da giovani pronti a sostenere il proprio capitano. È la squadra di Vito Cantatore, il candidato sindaco di Un cantiere in comune che ha scelto di affrontare “in solitaria” il conteso cammino verso lo scranno più alto di Palazzo Avitaja.

La sua è una candidatura della prima ora, maturata nel corso della sua esperienza da consigliere comunale, probabilmente da quando la scelta di proclamarsi indipendente dalla lista in cui era stato eletto.

La corsa in solitaria non spaventa Cantatore che, invece, esalta la monolista ritenendola “condizione ideale per concretizzare i punti programmatici”. Quegli stessi punti programmatici esaminati al microscopio nel corso dell’incontro tenutosi ieri.

A sostenere Vito Cantatore è anche l’ex sindaco di Corato Renato Bucci, fondatore del Movimento “Un cantiere in comune” che ha esaltato la capacità di Cantatore di essere tra la gente, predisposto all’ascolto ed in linea con i valori che sono alla base del movimento: legalità, trasparenza ed onestà.

Lungo l’intervento del candidato sindaco che ha spiegato in maniera minuziosa e dettagliata i punti del suo programma elettorale. Una ventina di slide con decine di spunti e soluzioni.

Dalla riduzione del 30% delle indennità di carica, alle politiche agricole e sociali, passando per politiche del personale, urbanistica, lavori pubblici e contenzioso. Il punto forte è tuttavia la riflessione sugli espropri che Cantatore chiarisce “non avverranno più, tranne che per utilità pubblica”. Strettamente correlata all’argomento l’analisi del contenzioso, che ha raggiunto diversi milioni di euro. “Occorre sedersi con gli avvocati delle cooperative ed avviare una transazione seria” ha ammonito il candidato sindaco ricordando le vicissitudini note legate ai comparti edilizi e la situazione finanziaria del Comune che ne è derivata.

Nonostante ciò per il leader ruvese di Un cantiere in comune ritiene opportuno che il comune affronti degli investimenti: realizzare parcheggi, una palazzina da destinare alle associazioni, un pozzo artesiano per irrigare le aree verdi della città. Un modo, spiega Cantatore, per evitare sprechi e rendersi autonomi.

Nel servizio che vi proponiamo le interviste a Renato Bucci e Vito Cantatore.

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