Politica

VENTITRE VOTI TENGONO IN VITA L'AMMINISTRAZIONE OTTOMBRINI: CHE NE PENSATE?

Stiamo assistendo a un mese di bagarre, di litigi, di surroghe, in pratica a tutto quello che la politica attuale non dovrebbe essere, ma come al solito è.
La città di Ruvo di Puglia merita tutto ciò? Ma ogni tanto ci si mette nei panni dei ruvesi?
Non è una questione di colore o appartenenza politica, ma di onestà intellettuale nei confronti della cittadinanza.
Alla luce di quanto stava emergendo giorno dopo giorno, ci ha sorpreso la decisione del sindaco Ottombrini di ritirare le dimissioni per l’aver intravisto la possibilità politica di concludere il mandato.
Quale?
Crediamo molto nell’uomo Vito Ottombrini, una brava persona che, però, da “sindaco” ha smarrito la retta via e per questo ci ha stupito la sua decisione.
Forse alcuni degli ultimi giorni di riflessione li avrebbe dovuti passare da solo, ad ascoltare sé stesso, senza il volere o il parere di nessuno/a.
Ha fatto i conti con i problemi della città, in uno dei momenti storici più delicati. Ha saputo concretizzare dei progetti importanti, ma a volte “i suoi compagni” di avventura lo hanno influenzato negativamente tanto da avere contro, allo stato attuale, gran parte della città. Vero, verissimo!
Qualcuno è poi scappato, qualcuno è rimasto, qualcuno è stato costretto ad andar via: ma la sostanza è questa, “un uomo solo al comando”, come lo era Coppi quando scalava le Alpi!
Siamo stati costretti a vivere passivamente quelli che passeranno alla storia come “i giorni delle surroghe”, spettatori di uno spettacolo abbastanza snervante.
E’ una crisi istituzionale conclusa (?) che rispecchia lo stato terminale in cui versa la politica a ogni livello. Fino a qualche tempo fa, i partiti avevano un ruolo chiave nella politica amministrativa. Si discuteva e si creavano le base programmatiche, anzitutto nelle sedi dei partiti. Invece, adesso no, non si prende atto del volere di un partito di maggioranza, ma si va avanti a testa bassa non si sa per quale reale motivo.
E l’opposizione cosa farà? Sarà stampella per questa amministrazione celando sotto la favola del “bene comune” inciuci elettorali oppure finalmente si farà sentire?
Nel massimo rispetto di coloro che hanno accettato di entrare in Consiglio Comunale con la volontà di provare a dare un apporto a questa amministrazione, è opportuno chiedersi se prima del “ripescaggio” sono mai stati coinvolti nelle decisioni politiche del PD?
Le dimissioni dell’architetto Lovino, come avevamo anticipato su ruvesi.it, aprono, comunque, a uno scenario ancor più clamoroso, in quanto l’insegnante Grazia Ursi potrebbe accettare la surroga e dichiararsi indipendente.
E allora, a che serve restare? E’ una questione di rappresentanza: 65 + 53 + 29 + 23 per un totale di 170 preferenze. Garantito il volere dei cittadini e la loro espressione elettorale?
Ma ripeto, se tutto deve essere riassunto in termini numerici, allora chiudiamo ogni discorso.
“Il sindaco di tutti”, la prima frase con la quale esordì proprio al mio microfono per un emittente televisiva locale: è stato realmente così? Ora è ancora così?
Per non parlare delle deleghe ritirate agli assessori che, però, sono rimasti in carica, malgrado un chiaro ed evidente contrasto con l’idea di base del partito.
Mercoledì 21 ottobre ulteriore atto ufficiale: consiglio comunale e ulteriore surroga.
E’ una città che ha tanti problemi da risolvere e questa palude nella quale si naviga non ci fa bene.
Poi a quel punto capiremo il finale di questa triste storia.
“I cittadini mi hanno spinto a questa scelta”: ma voi come la pensate?
Dite la vostra commentando questo editoriale oppure inviando una mail all’indirizzo redazione@ruvesi.it!

Un pensiero su “VENTITRE VOTI TENGONO IN VITA L'AMMINISTRAZIONE OTTOMBRINI: CHE NE PENSATE?

  • Sinceramente non capisco questo articolo critica che avete scritto. In tutti i modi come cittadino forse è meglio che il Sindaco abbia ritirato le dimissioni. È inspiegabile semmai le dimissioni dei 4 consiglieri che hanno abbandonato la nave a distanza di 6 mesi dal mandato. Avrebbero dovuto farlo ben prima. In ogni modo penso che sia meglio di un commissariamento prefettizio. La tanta gente che si lamenta a breve avrà la possibilità di eleggere il proprio sindaco e consigliere. Voglio proprio vedere chi andrà come gestirà un Comune che ha tante difficoltà non semplici da gestire. Purtroppo a Ruvo il problema siamo noi cittadini ruvesi con il vizio di criticare sempre e di non apprezzare gli sforzi e le cose che vengono fatte. Ad majora………

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