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IN VASCA CON LA “DIVINA” PELLEGRINI: IL RACCONTO DI FRANCESCA PIA ANSELMI

Di Francesca Pia Anselmi vi abbiamo parlato più volte nel corso dell’ultimo anno. La giovanissima nuotatrice ruvese in forza all’Adriatika Nuoto si era già raccontata su queste pagine, ma in questa occasione le emozioni da riportare sono davvero indescrivibili. Domenica 3, nel corso della Salento Swim Cup, Francesca è scesa in acqua con la leggendaria Federica Pellegrini nei 100 m dorso. Non è finita qui: nel corso dello stesso meeting l’atleta ruvese ha partecipato anche ai 200 dorso (migliorando di due secondi il suo miglior risultato personale), alla staffetta 4×50 stile, ai 50 dorso ed, infine, alla staffetta 4×50 misti. Abbiamo voluto intervistarla per catturare al meglio le emozioni da lei provate.

Innanzitutto, cosa hai provato a gareggiare con un monumento del nuoto mondiale come la Pellegrini? Cosa rappresenta lei per te?

Le sensazioni e le emozioni provate sono indescrivibili. Quell’istante prima della gara in cui viene fatto il tuo nome dallo speaker della manifestazione per raggiungere il bordo vasca e subito dopo il tuo nome viene fatto quello di Federica Pellegrini: è un sogno che si avvera.
Non tutti hanno avuto questa possibilità e le emozioni hanno fatto un “brutto” effetto. Forse è stato proprio per le troppe emozioni che non ho raggiunto il mio obiettivo principale: la qualifica per le nazionali, ma non è detta l’ultima. Penso che Federica Pellegrini rappresenti per tutti i nuotatori, e non solo, un idolo da imitare più che da raggiungere. Lo sport insegna molto e lei ne è la dimostrazione. La forza di volontà, la grinta che ha dimostrato e continua tutt’ora a dimostrare, nonostante la sua età, sono proprio ciò che la rende unica.

Hai qualche aneddoto da raccontarci? Vi siete dette qualcosa quando vi siete fatte quella foto insieme?

Purtroppo con noi atlete prima della gara è stata pochissimo ma, appena terminata la gara, ho colto l’occasione per scattare la foto con la “Divina”. Si è mostrata molto disponibile.

Oltre a lei, ci sono altri atleti a cui ti ispiri?

Ho la fortuna di conoscere la biscegliese Elena Di Liddo: lei, più di tutti, è una fonte di ispirazione. Nonostante i vari problemi che ha dovuto affrontare durante la vita, è riuscita a trovare in essi la forza di andare avanti gareggiando in manifestazioni importanti come europei e mondiali.
Io e lei gareggiamo spesso insieme.

E ora uno sguardo sul futuro: quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Cosa c’è nel tuo futuro?

Beh, indubbiamente la qualifica per le nazionali, che ostenta ad arrivare.
Purtroppo ho attraversato un paio di mesi diffici per via di un problema alla spalla che mi ha portato via quasi un mese di allenamento.
Spero di staccare presto il pass per le nazionali nei 100 e 200 dorso, le mie specialità.

In conclusione, c’è qualcos’altro che ti senti di dirci?

Volevo ringraziare soprattutto la mia allenatrice Maria Mastandrea che mi segue da ormai 6 anni e affronta con me anche i momenti più difficili.

Ringraziamo Francesca Pia per la disponibilità e le auguriamo il meglio per il prosieguo della sua carriera sportiva

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