Un “macello”! Nuvole su Palazzo di Città, maggioranza in fibrillazione
Turbolenze in atto su Palazzo di Città: numeri e solidità da trovare, maggioranza da rafforzare per completare l’iter amministrativo. Nel mezzo una presa di posizione netta su un lavoro di riqualificazione non condiviso e non accettato dalle segreterie del Partito Democratico, di Sinistra Ruvese e di Rifondazione Comunista, dai loro rispettivi consiglieri e dai due assessori in quota PD.
Sono loro ad aver preso le distanze dal progetto di riqualificazione dell’ex Mattatoio Comunale che sarebbe potuto diventare una nuova casa per “Luci e Suoni d’Artista”.
“Numerosi beni pubblici e risorse sono già stati destinati ad attività culturali, tra cui il Convento dei Domenicani, il Convento dei Cappuccini, Palazzo Chieco. A ciò si aggiunga l’immobile previsto nel Pinqua (per quest’ultimo ben 500.000 € di muto sottratti ad altri possibili e necessari interventi), la cui utilizzazione è ancora totalmente incerta. Tuttavia, per nessuno di questi beni risulta essere stato predisposto un piano di gestione concreto, con il rischio che si trasformino in iniziative prive di una reale sostenibilità e funzionalità per la comunità. Alla luce di queste considerazioni, ribadiamo la nostra contrarietà al nuovo progetto in questione. Inoltre, abbiamo appreso con preoccupazione che soggetti estranei alla politica e all’amministrazione hanno già effettuato sopralluoghi sull’immobile del bando e tenuto riunioni senza coinvolgere preventivamente i rappresentanti istituzionali legittimati. Riteniamo che tale modus operandi sia problematico, in quanto preclude una corretta condivisione delle scelte strategiche. Ci sorprende, inoltre, che la disponibilità dell’immobile e la possibilità di partecipare a un bando di tale portata non siano stati tempestivamente portati all’attenzione degli organi decisori. Questo ha limitato la possibilità di valutare utilizzi alternativi e potenzialmente più adeguati, che avrebbero potuto garantire un maggiore punteggio e una migliore valorizzazione delle risorse disponibili”, si legge nella nota inviata al sindaco.
Il problema è politico tra chi non ne può più di un procedere amministrativo che non coinvolge le forze politiche che contemplano la maggioranza e chi magari cerca di smarcarsi in vista delle prossime elezioni comunali. Nel mezzo le votazioni per la Regione e i vertici che mai e poi mai opterebbero per uno strappo che porti alla rottura definitiva.
“Ulteriori perplessità sorgono in merito alla richiesta dell’Assessora Filograno di sollecitare ulteriori riflessioni, nonostante la dichiarata e inequivocabile espressione contraria della maggioranza. Questi episodi, ripetutamente segnalati senza esito, hanno inevitabilmente minato il rapporto fiduciario tra la maggioranza e la stessa assessora, rendendo necessario un confronto chiaro e definitivo. Ciò appare ancor più urgente considerando la recente fase di instabilità politica e la necessità di garantire alla maggioranza numeri solidi per operare con serenità”, si legge.
Ma i numeri in politica fanno la differenza e Chieco rischia di dover far la conta già a partire dal prossimo Consiglio Comunale fissato per l’8 aprile.
Il tutto è espresso in una corrispondenza via mail che è il chiaro segnale del clima rigido che si respira e del fatto che qualche costola comincia a disgregarsi.
“Chiediamo la convocazione, con adeguata documentazione, di riunioni dedicate alle principali emergenze della città tra cui il Pug, il centro storico e l’illuminazione pubblica, affinchè si possano affrontare con la dovuta tempestività e trasparenza le questioni più urgenti per la nostra comunità”, conclude la missiva.
Non c’è solo il tema della riqualificazione non condivisa né nelle modalità e né nelle finalità, ma anche una certa ostilità nei confronti delle medio strutture di vendita.
Quale futuro per Ruvo? Come uscire da questa “crisi”? Chieco aprirà a una pausa di riflessione per ritrovare la quadra? Andrà avanti per la sua strada forte del fatto che, come avvenuto in passato, la lealtà in Consiglio Comunale non gli è mai mancata? E il tema dell’allargamento del perimetro potrebbe essere un altro elemento che porterà ancor più rapidamente al fine corsa? Solo il tempo, i passi indietro e qualcuno avanti potrà ricucire lo strappo in un verso o nell’altro, ma, di fatto, la corsa verso Palazzo di Città è già cominciata.
foto @barinedita