Cultura

Tutti chiamati a riconquistare la “Regina delle Vie”

Domani sera, giovedì 14 giugno, alle 18.30, presso la Mediateca Regionale Pugliese a Bari, sarà inaugurato il “tour promozionale” dedicato alla realizzazione in crowdfunding del libro “Appia – Lavori in corso – Memorie digitali di un bene abbandonato” (Crowdbooks) a cura dell’associazione culturale fotografica “Cacciatori d’Ombra”.

E’ un progetto teso a restituire corpo e dignità storica alla via Appia, la “Regina viarum”, la strada a blocchi di pietra lavica – in alcuni tratti conservatisi intatti – fatta costruire nel 312 a. C. dal censore Appio Claudio per collegare Roma con Capua: in seguito la via fu prolungata fino a raggiungere le più importanti città della Magna Grecia, Taranto e Brindisi.

«Il viaggio e il senso di appartenenza sono le cifre di questo progetto – spiegano i Cacciatori d’Ombra – dove per “viaggio” si intende “esplorazione” e per “appartenenza” il fatto di essere “indigeni”».

Infatti, la via Appia è patrimonio del Sud, testimonianza sia della vivacità economica e culturale propria degli antichi territori di Puglia vocati a essere ponte tra Occidente e Oriente.

«L’ispirazione viene dal libro di Paolo Rumiz, “Appia”, in cui viene narrato il percorso fatto a piedi da lui e da altri suoi amici di una delle più antiche strade del mondo, certamente la più antica d’Italia, che ci restituisce un itinerario dimenticato, splendido e tragico allo stesso tempo.

Nel libro, lo scrittore esplicita un augurio che è anche un invito: che altri viaggiatori possano ripercorrere “questo bene scandalosamente abbandonato” per riappropriarsene prima che esso venga definitivamente cancellato».

Una riappropriazione che diventa anche un dovere morale e civico soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. «La via Appia – spiega Mauro Ieva, fotografo e membro dell’associazione e uno degli autori del progetto – è la via Maestra. Far conoscere ai ragazzi la sua storia attraverso le fotografie da noi realizzate e i contributi degli scrittori che hanno sposato questo progetto significa restituire loro un passato, “il loro passato”, che rischia, se non si tiene desta l’attenzione, di cadere nell’oblio».

E perché il tempo e l’uomo non cancellino la storia, i “Cacciatori d’Ombra”, indigeni, perché abitanti nei territori attraversati dall’Appia, hanno accolto l’invito di Rumiz ripercorrendo con la fotografia «l’antico itinerario nella sua parte meridionale, seguendo le mappe che sono state accuratamente preparate dai suoi primi viaggiatori contemporanei».

«A guidarci  – spiegano – è stato il privilegio di essere persone che su questa terra ci vivono: esso si traduce in un attraversamento lento e meditato proprio perché non di passaggio. E proprio così che il bello e il brutto, il politico e il religioso, archeologia, ferrovie, piantagioni, chiese, fabbriche, svincoli e persone si fondono in unico sguardo. Utili si sono rivelate le esperienze di chi ci ha preceduto, i viaggiatori ma anche i poeti e gli scrittori, non abbiamo dovuto inventare nulla ma, semplicemente, abbiamo “rivisto” ciò che già c’è. In fondo si tratta di un cammino e ogni cammino è quasi sempre un’esperienza collettiva anche se distante nel tempo. Il nostro passaggio è uno dei tanti possibili nella costruzione di una nuova mappa di questa antica strada».

Alla realizzazione di questa mappa possono contribuire tutti, partecipando al crowdfunding attraverso la piattaforma https://crowdbooks.com/it/projects/appia/. In tal modo si potrebbe  salvare, animati da fierezza meridionale, una preziosa testimonianza storica.

«Oltre al libro, vogliamo realizzare una mostra con tutte le fotografie che tracciano il percorso della via Appia, da Ponte Santa Venere a Brindisi» conclude Ieva per il quale la partecipazione al progetto fa parte di quegli atti dal profondo valore politico, sociale e culturale che ogni persona dovrebbe compiere per amore della propria terra.

Oltre ai “Cacciatori d’Ombra” Pasquale Amendolagine, Nello Coppola, Alessio Deluca, Mauro Ieva, Francesco Mezzina, Patrizia Ricco, Marco Sacco, Simone Sanchioni, Salvatore Simonetti, partecipano al progetto lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz; Dino Borri, docente presso il Politecnico di Bari; Giuliano Volpe, docente di archeologia presso l’Università di Foggia;  Franco Arminio, poeta e scrittore e Vincenzo Mastropirro, musicista e poeta.

Per conoscere più approfonditamente il progetto, oltre all’appuntamento di domani, sono previsti tre incontri:

venerdì 22 giugno, alle 18.30, a Palazzo Tupputi – Laboratorio Urbano a Bisceglie;

giovedì 28 giugno, alle 18.30, presso l’Officina del Piano per il Parco, a Ruvo di Puglia;

sabato 30 giugno, alle 18.00, presso la Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria De Vanna”, a Bitonto.

(Foto in evidenza, © Mauro Ieva)

 

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