TRE RUVESI E IL PELLEGRINAGGIO VERSO SANTIAGO DI COMPOSTELA
Riportiamo quanto scritto da Vito Di Vittorio, sul proprio profilo Facebook, in merito all’avventura che sta affrontando con Teresa Gargano e Pasquale Chiapperini e che li porterà dopo un lungo cammino al Santiago di Compostela. Ecco il racconto dopo cinque giorni di viaggio:
“Tutto parte da un post di Teresa Gargano. L’anno passato pone un quesito: se ai lettori di questo suo post piacesse di più un viaggio a Dubai o Santiago de Compostela. Le rispondo di considerare la seconda meta. A Dubai ci ero stato e non mi era piaciuta affatto. Invece il Cammino per Santiago lo avrei fatto con entusiasmo. Avevo infatti visto un film con Michael Douglas sul viaggio e mi ero innamorato di quel cammino. Teresa non se lo fa dire due volte, mi contatta, mi chiede se ci volevo andare per davvero e al mio sì organizza il tutto. Prenota voli e ritiro delle credenziali e fissa le date. Saremmo partiti in agosto dell’anno venturo. Ma a giugno arriva la notizia della cancellazione del volo di andata, causa Covid. Me lo comunica con una triste telefonata; entrambi non ci chiediamo neppure come fare per il recupero delle spese sostenute per acquistare i biglietti, tanta l’amarezza per la notizia ricevuta. Ma poi ci chiama Pietro dell’agenzia e ci dice che Ryanair aveva riattivato il volo, due giorni di anticipo alla vecchia data. Non ce lo facciamo dire due volte e accettiamo“, commenta Vito Di Vittorio.
“Siamo finalmente partiti il 10 Agosto scorso – continua – in tre da Ciampino, dopo aver raggiunto Roma con l’auto di Pasquale, marito di Teresa. L’atterraggio a Porto, metro e arrivo al nostro primo ostello. Ci rendiamo subito conto che qualcosa non funziona; era praticamente semivuoto. Ma non ci avviliamo, subito dopo il check-in e una doccia stratosferica siamo andati a cena. Piatto d’autore è stato il baccalà al forno con le patate, una vera delizia. L’indomani lo abbiamo passato girando la città, visitando le cantine Calem e degustando l’ottimo vino che porta il nome della Città. Il Porto per l’appunto. Il giorno dopo, la marcia più lunga delle undici che ci sarebbero state prima di raggiungere Santiago. Ma la sfortuna ha voluto che giunti a destinazione della prima tappa non ci fosse un ostello aperto. Abbiamo quindi deciso di proseguire fino a quando ne abbiamo trovato uno, soprattutto grazie al proprietario di una caffetteria nella quale avevamo chiesto informazioni. Il primo giorno quindi ci ha visti reduci di una marcia di ben 42 km. Per fortuna il percorso non ha presentato grosse difficoltà tecniche. Lo stesso dicasi per la terza tappa di circa 34 km, lunga, ma scorrevole. Ma una volta rimessici in marcia il terzo giorno e dopo aver lasciato Ponte de Lima per raggiungere Rubiâes, le cose non si sono messe bene. Una marcia in salita con difficoltà técnica importante per le significative pendenze incontrate, ci ha praticamente distrutto le gambe, ma alla fine della giostra anche quest’ultima era stata archiviata“.
“L’indomani – aggiunge – avremmo passato la frontiera e così è stato. Dopo aver superato la bellissima città di Valenca, circumnavigando la sua fortezza e aver attraversato il ponte sul Minho, siamo giunti a Tui e quindi in Spagna. La serata è stata da ricordare. Un’orchestra mista di cornamuse, tamburi e tamburelli, ha tenuto la Città in festa facendo sì che vi partecipasse attivamente all’evento. Insomma una bella serata. Poi nella giornata di oggi. abbiamo deciso già da subito di cercare di farne due di tappe, visto che queste erano ciascuna di pochi chilometri. E così abbiamo fatto, arrivando a Redondela nel pomeriggio. Anche qui, ricerca dell’ostello, doccia, bucato, cena e subito a letto. Domani decideremo il da farsi. Se le condizioni metereologiche saranno più clementi raggiungeremo Pontevedra. Intanto piove e speriamo di non dover camminare con l’acqua alle caviglie“.
“Una cosa è certa – conclude – seppure tanti gli impedimenti che stiamo incontrando, noi raggiungeremo Santiago de Compostela, ritireremo la pergamena e subito dopo raggiungeremo Finisterre per rendere grazie al Signore nostro Dio, a San Giacomo, San Rocco e pure Sant’Antonio da Padova, di averci protetti lungo tutto il Viaggio, per aver consolidato un’amicizia e offerto a noi il mistero del Mare e del Cielo che si incontrano. Mancano solo 80 km al traguardo sui 246 del Cammino portoghese per chi parte da Porto“.
Buon Cammino!
Michele Pellicani