“Talos Festival Internazionale”, sontuosità, magia e brio nella prima serata. Stasera, Ernst Reijseger e Peppe Barra
«Sono passati due, tre anni dall’ultima volta che il Talos Festival si è svolto qui, in Piazzetta Le Monache?». Con questa domanda scherzosa e leggermente ironica il direttore artistico Pino Minafra introduce la prima serata del “Talos Festival Internazionale”, dal 7 al 10 settembre.
L’edizione 2015, infatti, si svolse, ad ottobre, nel provvidenziale ma relativamente poco affascinante Palasport di Viale Colombo; non c’è stata l’edizione 2016, ma, nel 2017, il Talos è ritornato nel centro storico di Ruvo di Puglia, in Piazzetta Le Monache.
Piuttosto elevato il livello di sicurezza: alcune vie di accesso sono protette dai blocchi di cemento, in ossequio alla normativa in materia di sicurezza anti-terrorismo e non si possono introdurre, all’interno della piazzetta e nel raggio di 50 metri da essa, bevande in contenitori di vetro e lattine. La sicurezza è garantita dalle forze dell’ordine, in collaborazione con l’Anpas Ruvo Soccorso.
Ma la musica, la “buona musica”, per fortuna, fa dimenticare, sia pure per poche ore, la fragilità e la difficoltà dei tempi attuali ed è quello che è accaduto (e accadrà) nella piccola piazza ruvese. Una piazza immersa nella penombra per dare maggiore risalto ai fantastici e scenografici disegni di luce che hanno sottolineato le esecuzioni dei musicisti sul palco e hanno adornato le case e le chiese circostanti. Platea entusiasta della musica di alto livello donata dagli artisti.
La guida all’ascolto è stata affidata, ieri, al critico musicale Fabrizio Versienti.
“On Western Terror 1”, del compositore e percussionista Luigi Morleo, ha aperto la serata, con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, diretta dal Maestro Giovanni Rinaldi, il percussionista Maurizio Lampugnani e il SudJembè. Ospite d’onore il violoncellista olandese Ernst Reijseger: un dialogo “a tre” impetuoso e armonico, tra la sontuosità dell’Orchestra, la delicatezza del violoncello e la telluricità delle percussioni di travolgente purezza.
Entusiasmo ha suscitato anche il “Faraualla Percussion Concert”, con il quartetto composto da Loredana Savino, Gabriella Schiavone, Maristella Schiavone e Teresa Vallarella, da sempre legate ai Minafra, alla loro Orchestra e al Talos da un intenso sodalizio artistico.
Antiche sonorità, preghiere, formule magiche , testimonianza dello spirito autentico di un popolo, sono state cantate dalle biancovestite e “passionalmente” ieratiche cantautrici (Gabriella Schiavone ha composto “Spina Spinella”, evocativa di antiche magie in cui cristianesimo e paganesimo si fondono armoniosamente). Con le Faraualla hanno dialogato la superba Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Luigi Morleo, coautore con Gabriella Schiavone, del concerto, e Maurizio Lampugnani.
Il duo francese Portal e Peirani ha concluso la serata. Il sassofonista Michel Portal, presentato da Livio Minafra come «una delle colonne portanti del jazz francese» e Vincent Peirani, giovane fisarmonicista, nominato nel 2016 Cavaliere delle Arti e delle Lettere, hanno donato al pubblico autentiche perle. Due generazioni hanno tessuto una conversazione morbida e vivace, sensuale, inframmezzata da piccole e divertenti dialoghi con il pubblico. “B. and H.”, “Petit verse”, “Cuba sì, Cuba no” e “Dancers in love” sono alcuni dei brani di grande bellezza, donati al pubblico dai due musicisti d’Oltralpe.
Il Talos Festival Internazionale prosegue oggi, con un ricco programma. Per informazioni sul programma e costo dei biglietti, consultare il sito www.talosfestival.it.
(Foto © Veronique Fracchiolla)
