Cultura

Talos Festival, da “I superstiziosi” alla “Big Band” con scat finale

Il direttore artistico Pino Minafra ha sempre considerato il Talos Festival un grande laboratorio dove la ricerca, il dialogo, la valorizzazione della tradizione e la sperimentazione conducono a creare nuovi linguaggi musicali, fluidi.

Il concerto di ieri pomeriggio, nel chiostro dell’ex Convento dei Domenicani, esprime la vocazione della rassegna. “My Mood, Your Mood”, infatti,  è la performance musicale nata dal chitarrista e compositore Aldo D’Introno ed è frutto di un percorso formativo attuato da Corato Open Space  in collaborazione con la  Scuola “Bembè Arti Musicali e Performative” di Tommaso Scarimbolo. Protagonisti sono stati “I superstiziosi”, band di giovanissimi nata all’interno della scuola di musica ruvese, affiancati dalla cantautrice Rosita Brucoli e da Dyno, al secolo Dino Martinelli.

“My Mood, Your Mood” © Talos Festival

“My Mood, Your Mood” è come un viaggio dove le proprie certezze possono essere messe in discussione da nuovi incontri, suggestioni, nuovi paesaggi, nuove esperienze. Anche la musica, quindi, diventa fluida,  non ingabbiata in canoni rigidi, ma si esprime attraverso nuovi linguaggi.

L’estratto del laboratorio coreografico “Notturni”, a cura della Compagnia Menhir, con alcune allieve dell’Università della Terza Età, ha introdotto il concerto della Big Band del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari diretta dal Maestro Vito Andrea Morra, docente di composizione jazz presso il Conservatorio barese e allievo di Giancarlo Gazzani – al quale ha dedicato una sua composizione – e Bruno Tommaso.

Il sagrato della Cattedrale si è trasformato nel newyorkese Cotton Club  e nel Savoy Ballroom dove si esibirono le grandi orchestre jazz, le “big band” dell’Era Swing.

Gli orchestrali, allievi di jazz,  hanno eseguito brillantemente il repertorio  di Count Basie, Sammy Nestico, Quincy Jones – quest’anno omaggiato all’Umbria Jazz e per i suoi 85 anni e per la sua leggendaria carriera – , dell’argentino Lalo Shrifin, di Harry Mancini, colonne sonore (Ironside) e brani arrangiati e composti dallo stesso Morra. Il concerto si è concluso nello stile “Talos Festival” con una sfida di scat (primitiva forma jazzistica di canto in cui le parole sono sostituite da una serie di sillabe senza senso e di suoni onomatopeici) tra Pino Minafra e Morra.

Questa sera, alle 18.00, appuntamento in Pinacoteca Comunale con Giuliano Di Cesare e Luca Lorusso in “Entropia, ciò che vedo mentre suono” e alle 20.30, sul sagrato della Cattedrale, si esibirà la Fanfara del Comando Scuole Aeronautica Militare di Bari, diretta da Nicola Cotugno. Il concerto serale sarà introdotto da un estratto del laboratorio coreografico “Passionale” con coppie under 50 a cura della Compagnia Menhir.

(Foto © Ruvesi.it)

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