Formazione

STASERA AL LICEO "O. TEDONE" VA IN SCENA "ROMEO E GIULIETTA LIVE"

Nell’ambito degli Open Days del Liceo Scientifico “O. Tedone”, questa sera, alle ore 19.30 andrà in scena lo spettacolo “Giulietta e Romeo Live”, presso l’auditorium dell’istituto.

L’amore puro, quello che sfida fisica e ragione, quello che sovverte il mondo, che dona la bellezza alle cose, quello atteso, desiderato, sognato, sofferto, salvifico. L’amore che conduce Orfeo negli inferi, che tende le mani verso l’eternità, fatto di passione, senza pelle, che fa lacrimare il sorriso e sorridere le palpebre. L’amore eterno ed universale di Romeo e Giulietta. Una storia tragica, potente, infinita  che ancora sa parlare di passione e libertà. Una storia raccontata da secoli, a teatro, al cinema, scritta e riscritta, interpretata e riadattata, ma qualunque sia stata la visione registica, non perde mai la sua sterminata passione. Sulla scena nuda, essenziale, minimalista, otto Romeo e diciannove Giulietta si immergono nella storia dei due giovani amanti, fondendosi nelle loro vite, scambiandosi cuore e pelle. Scuotono una platea commossa  e cantano alla vita. Le parole si fanno musica, le mani disegnano nell’aria movimenti leggeri e si tramutano in spada, pugnale, veleno. Amore e morte. Eros e Thanatos. Ma la vita trionfa, l’amore trionfa e quei gesti lenti, leggeri e leggiadri si fanno danza. Quei corpi amorfi prendono vita, tendono le mani e come nella danza di Matisse divengono vivi. Vivi sono Romeo e Giulietta, vivi siamo tutti noi se ci ribelliamo all’abitudine e ci scrolliamo di dosso la polvere che ci opprime, vivi siamo tutti noi se non rinunciamo allo slancio, alla passione, alla libertà.  Vibrante e disperatamente vitale il messaggio del dramma shakespeariano messo in scena dal coreografo e regista Giulio De Leo nell’ambito del laboratorio teatrale e coreografico Corpo Ancestrale, fortemente voluto dal DS, prof.ssa Domenica Loiudice, all’interno del POF del Liceo Tedone. De Leo ha donato al dramma shakespeariano quel guitto inquieto esistenziale, una densa metafora della vita: ci si può perdere d’amore ma poi ritrovare, perché l’amore è quella radicalità che ci fa afferrare la vita con i denti e la danza è quel prolungamento dell’anima che sola sa far danzare i vivi con i morti. Straordinari i giovani studenti che, diretti dal maestro Giulio De Leo, con il tutoraggio della Prof.ssa Rosanna Pellegrini,  hanno saputo scandagliare il proprio vissuto, scoprendo la percezione del sé, dialogando con il Romeo e la Giulietta nascosti nelle pieghe dei loro cuori, riuscendo a  dar voce ai loro sogni, alle loro attese, alla loro esigenza d’amore che danza in silenzio nel petto carminio  di ognuno di noi.

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