Standing ovation per l’ “Italian Clarinet Quartet”
Evento musicale raro quello accolto, giovedì scorso, nella Cattedrale di Ruvo di Puglia.
L’Associazione “Amici della Musica” ha concluso la sesta stagione concertistica con l’ “Italian Clarinet Quartet”, ensemble formato da Giovanni Punzi, Calogero Presti, Giuseppe Gentile e dal ruvese Gianluigi Caldarola.
Un concerto raro perchè ogni componente proviene da prestigiose orchestre europee ed è tanto difficile quanto cara e attesa la ricomposizione del quartetto per le tournée in Europa e in Italia.
Punzi è primo clarinetto solista nell’Orchestra Filarmonica di Copenaghen; Presti è primo clarinetto solista della svizzera Berner Symphonieorchester; Gentile è clarinetto basso e clarinetto nella Finnish Radio Symphony Orchestra a Helsinki, mentre Caldarola è invitato regolarmente a ricoprire il ruolo di primo clarinetto solista nell’orchestra Opera Royal Wallonie de Liége.
Virtuosi, brillanti, i quattro musicisti hanno donato all’uditorio un repertorio composito, dal classico al contemporaneo.
Esecuzioni eleganti e pure, trascritte per clarinetto, sono state rese dell’Allegro (I) e Presto (III) del Concerto in stile italiano in fa maggiore BWV 971 di J.S Bach; dell’ Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Di Manuel De Falla, estimatore di Grieg, è stato proposto Cortejo de gnomos per pianoforte, ispirato al Peer Gynt del compositore norvegese.
E’ stata degnamente restituita la sofisticata sensualità del Tango cubano per pianoforte di Isaac Albeniz, del Primo movimento dell’Histoire du tango di Astor Piazzolla e del Tango virtuoso per sax di Thierry Escaich.
Di Enrique Granados, anche valente pittore ammiratore del Goya, è stata proposta una miscellanea della sua opera mentre è stato rivissuto, per chi ha visto il musical e il film, l’amore tra la portoricana Maria e Tony nell’Upper West Side della New York degli anni Cinquanta. Di West Side Story per le musiche di Leonard Bernstein sono stati proposti I feel pretty, Maria, Somewhere e America.
Petite Cortège del compositore impressionista Claude Debussy ha concluso un concerto, con bis, salutato da una standing ovation.