Politica

Sinistra Ruvese: “Non siamo mai stati bandierine trasportate dal vento.”

Il vero concetto di politica, quello desunto dalla sua deontologia, dalla ricerca, dalla cura e dalla promozione del bene sociale è stato la colonna sonora della campagna elettorale di Sinistra Ruvese. La lista a sostegno della riconferma alla carica di sindaco di Pasquale Roberto Chieco, ha parlato nuovamente alla cittadinanza ieri, 30 settembre, alle ore 21.00, in Piazza Matteotti.

Impegnarsi in ogni settore della pòlis il loro unico credo.
Credo che vede il suo maestro nell’ ” unico sindaco serio”- come hanno affermato.
Sindaco che ha rappresentato la figura del buon politico, che non ha mai agito trascinato dall’ incostanza della piazza in fervore, ma ascoltando e assecondando le esigenze del singolo cittadino.

Prima a prendere la parola, Raffaella Giancipoli, coordinatrice della squadra.

Qualcuno che si chiamava Danilo Dolci diceva che ognuno di noi cresce soltanto se sognato. Noi crediamo che anche una città vada sognata e il tempo del sogno non può che essere al futuro, differentemente da qualcuno che ieri sera continuava a parlare di esagerazione del tempo futuro. Abbiamo bisogno di parlare al futuro con orgoglio e convinzione.

L’orgoglio declinato nei vari aspetti quello della coordinatrice di Sinistra Ruvese. L’orgoglio di avere avuto per 5 anni un sindaco che ha saputo tenere la testa tra le carte e il cuore nella città.
L’orgoglio per un sindaco sincero e fedele alle promesse sin dall’inizio, da quando la prima volta, come oggi, ha detto “Non ho la bacchetta magica come non ce l’ha nessuno sindaco”. Un sindaco che ha dichiarato di avere bisogno dell’impegno di tutti noi per la gestione della città.

Dunque, parole pregne di sentimenti vissuti e di fierezza per il percorso svolto fino alla fine.

Dobbiamo essere consapevoli  che l’auto parcheggiata sulla discesa di un marciapiede, non permetterà ad un papà  di passare con il passeggino. Consapevoli che buttando la sigaretta a terra faremmo un tappeto di cicche, una cartolina impresentabile per la città. Consapevoli che la mia disattenzione nel differenziare la spazzatura comporterà dei costi a carico della collettività. Consapevoli che il mio suv sparato a 50 km/h nel centro storico è un pericolo per tutti.

Ieri si è parlato dei bambini che non possono attraversare la strada, e non tra vent’anni, no. I bambini potrebbero attraversare la strada oggi , se noi che guidiamo le macchine, prestassimo attenzione al fatto che non siamo gli unici a vivere la città. Non dobbiamo tacere davanti a qualcosa che non va, dobbiamo essere esempio.”

Cultura del bene comune, del bello, del rispetto, del dialogo i punti salienti del suo discorso.
Poi, l’orgoglio per la squadra di Sinistra Ruvese: volti puliti, priva di riempi-lista e di big.

In seguito, la voce commossa e delicata della candidata al consiglio comunale Daniela Mazzone, portavoce dei più fragili, ai pedi del palco cittadino.

“Sono qui per far comprendere le tante difficoltà che ci sono quotidianamente nella vita di un disabile. Difficoltà chiamate barriere che non sono solo architettoniche, ma anche mentali. Pregiudizi che in alcuni candidati sembrano ancora più difficili da distruggere. Ho notato che, magicamente, siamo apparsi nei programmi elettorali. Noi disabili esitiamo da sempre.  Lo sa bene la famiglia di Sinistra ruvese che mi ha accolto negli ultimi 5 anni. Vorrei ricordare il lavoro che questa amministrazione ha avviato con il piano della mobilità sostenibile e con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Documenti strategici che consentiranno nei prossimi 5 anni di vivere una città anche per me una città libera dalle paure.”

Poi, l’intervento breve, conciso e senza mezze parole di Lidia Tecla.

 Le cose sono cambiate e in meglio. Se ne facciano una ragione tutti quelli che ogni giorno si svegliano col piccio, con un pretesto per puntare il dito, sottolineare, rimproverare, rimbrottare che non si è fatto niente, che si è fatto poco, che si è fatto male. A sentirli parlare, ormai, abbiamo l’effetto orticaria, perché sono incattiviti dalle loro stesse frustrazioni.

Così l’architetta si è scagliata contro gli esponenti di opposizione, capaci di mettere su soltanto programmi che fanno acqua da tutte le parti, inconsistenti e addirittura copia incolla di cose già proposte e già intraprese dall’amministrazione uscente. L’accusa alle “solite facce di bronzo” che si ripropongono puntualmente, ancora affamate di fama e denaro. Facce burattinate dalle solite cariatidi della politica locale che  hanno distrutto la città.

La famiglia di Sinistra Ruvese si è detta dunque stanca del solito opportunismo.

Basta con questi personaggi improvvisati che raccattano voti qua e là.
Un consigliere uscente mi chiese di candidarmi nella sua lista, dicendomi “Mi servono i tuoi voti”.  Capite? Non gli serviva Lidia come persona, Lidia con le sue idee. Soltanto voti per fare il loro sporco comodo. Quindi io dico a tutti quanti: apriamo gli occhi!”

Ancora, Antonio Mazzone, che ha esordito con ironia –  “Oggi non vi parlerò di biciclette!”.

Appello al voto il suo, basato sui fatti, quelli concreti già attuati e quelli futuri, già in cantiere.
Fatti che allontano le parole al vento degli altri candidati.
Un ringraziamento, il suo, a Ninni Chieco e agli assessori uscenti, capaci di aver riattivato il territorio ruvese con semplice cura, intelligenza e cultura.

Fatti, non parole utopiche, anche quelli riguardanti l’eco sostenibilità, diventata ormai topos anche di altri comitati, che nel concreto hanno solo dipinto un logo di verde.

Un ricordo di tutti gli eventi culturali da loro promossi. “Perché se come dicono alcuni con la cultura non si mangia, noi nutriamo l’anima!”.

Politica sdoganata da lotte di potere, fame di denaro, nepotismo. Politica sana e corretta, volta alla libera espressione, senza limiti e pregiudizi sessuali, sociali, religiosi. Politica di libertà di espressione e periclea democrazia quella proposta da Sinistra Ruvese.

Voglio ricordare che Sinistra Ruvese è antifascista, sempre!”- le ultime parole di Antonio Mazzone prima di passare la parola al dottor Felice Spaccavento.

Spaccavento ha ancora sottolineato la politica sana, volta a spronare, ad ascoltare tutti, i più fragili. La sua attenzione all’ambito che gli compete, quello della sanità. Complimenti per la rivitalizzazione del presidio ospedaliero ruvese accettata negli ultimi giorni. Complimenti anche per la gestione efficiente dell’hub vaccinale di Ruvo grazie anche alla coordinazione del sindaco Chieco.

Non siamo mai stati bandierine che nel giro di qualche mese vanno da destra e sinistra. Bandierine che da una parte sono andate a un certo momento addirittura a sostenere un candidato di Fratelli d’Italia, cioè degli ex fascisti e fascisti attuali. Noi siamo stati sempre lineari.”

Sono state queste le parole proprio del candidato sindaco Ninni Chieco. Parole che hanno concluso la penultima serata di campagna elettorale, in attesa dell’appuntamento di questa sera:
L’Appello al Voto in diretta su Ruvesi.it a partire dalle ore 18:00.

Articolo di Ruvesi.it

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