Politica

SAULLE: “A QUESTA AMMINISTRAZIONE MANCA IL CORAGGIO DI COMPIERE SCELTE FORTI”

Non si placano le polemiche in merito alla votazione riguardante la variante alle norme tecniche di esecuzione del PRG, adottata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. Il consigliere Orazio Saulle, in risposta a quanto affermato dai colleghi di maggioranza, spiega le ragioni sottese alla sua decisione di esprimere voto contrario in merito all’adozione del provvedimento in parola, nonostante i diversi emendamenti presentati dalle stesse forze di minoranza e approvati all’unanimità.

“E’ pur vero che tanti emendamenti da noi presentati sono stati condivisi dai consiglieri di maggioranza e approvati all’unanimità  – ha affermato Saulle – ma si tratta di emendamenti che hanno poca incidenza. Su quelli più importanti, infatti, le forze di maggioranza hanno espresso voto contrario. Ne è venuto fuori, secondo il mio personale parere, un provvedimento che, come ho definito in Consiglio Comunale, è “senza cuore”e privo di ogni indirizzo politico. La città – ha continuato lo stesso – necessitava di un atto molto più incisivo. Al termine di questo lungo percorso è emersa ancora più nitidamente l’assenza di grinta imprenditoriale da parte dell’Amministrazione, così come anche il coraggio di optare per scelte forti. Per tali ragioni – ha continuato lo stesso – il voto mio e quello del gruppo di Forza Italia, espresso a malincuore visto il tanto lavoro svolto in Commissione, è stato contrario all’adozione della suddetta variante”.

Tra gli emendamenti ritenuti notevolmente incisivi dal consigliere in parola e non approvati nel corso della seduta, emerge quello riguardante la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici per quel che concerne tutti gli edifici rientranti nella zona territoriale omogenea di tipo “A”.
Pur essendo tale possibilità esclusa dal PPTR, in ossequio al Regolamento Regionale n.24/2010 così come modificato dal Regolamento Regionale n.29/2012, le forze di minoranza chiedevano che la possibilità di realizzare i suddetti impianti nella zona “A” fosse comunque riconosciuta dall’Assise, attesa la convergenza di idee di tutti i consiglieri presenti in merito alla non conformità di detto PPTR alle esigenze attuali. “Ciò che mi sarei aspettato – ha commentato Saulle – era l’approvazione di tale emendamento che avrebbe costituito, al contempo, anche un segnale, una provocazione da inviare alla Regione, cui pure spettava l’ultima parola”.

A determinare il voto contrario del consigliere Saulle e del gruppo di Forza Italia, anche la scelta di non approvare l’emendamento riguardante la possibilità di inserire, per quel che concerne le destinazioni d’uso commerciale, le “Medie strutture di vendita” M1 (da 251 a 600 mq) e M2 (da 601 a 1500mq) anche nella zona B4, in virtù della similitudine di omogeneità tra detta zona e quella B5, dove le stesse sono già inserite. “E’ su questo punto – ha affermato Saulle – che è emersa in modo inconfutabile la nostra diversità. Mentre le forze di maggioranza hanno deciso di non approvare tale emendamento al fine di tutelare maggiormente gli esercizi di vicinato, ovvero i piccoli negozi della nostra città, le forze di opposizione sono fermamente convinte che Ruvo necessita di scelte coraggiose come quella da noi proposta. E’ necessario aprire al commercio esterno per non SUBIRE il commercio esterno! E’ vero che si rischia che cittadini di altri paesi vengano ad investire nel nostro territorio ma è pur vero che, permettendo di inserire le “medie strutture di vendita” anche nella zona B4, si concede ai cittadini ruvesi che lo desiderano la possibilità di investire e creare una nuova realtà commerciale a Ruvo. Questa amministrazione – ha concluso lo stesso – non ha grinta e mentalità imprenditoriale, non corre rischi”.

Infine, il consigliere Saulle è tornato sulla questione affrontata già nel 2018 in occasione della discussione riguardante il Regolamento Edilizio, con la quale si chiedeva lo stralcio dei vani scala e vani ascensore dal calcolo delle volumetrie residenziali. Saulle apprezza la riduzione del lotto minimo da 2000 a 1000 mq

“L’architetto Sorricaro – ha affermato il consigliere in quota Forza Italia – ebbe a dire già nel 2018 che per tale operazione, per la quale necessitava un breve lasso di tempo, era necessario procedere con una variante  delle norme tecniche, esattamente come quella adottata nell’ultima seduta. Anche il Sindaco ribadì, a più riprese, che tali modifiche costituivano una priorità per l’Amministrazione e che sarebbero state inserite nella successiva variante. Perché ciò non è stato fatto? L’Architetto Sorricaro ha fornito una spiegazione tecnica in Consiglio, affermando che per procedere a tale lavoro, che deve necessariamente riguardare ulteriori superfici accessorie, occorre molto più tempo e che tale operazione non poteva essere portata a termine con la variante approvata lunedì. Viene spontaneo – ha concluso Saulle – chiedere se tale operazione può essere conclusa in termini brevi, come affermato nel 2018 o, di contro, occorre un apprezzabile lasso di tempo, come affermato qualche giorno fa. Delle due, l’una!”.

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