Sarà presentato a Pietramontecorvino il quarto volume della collana le Fabbriche dei Santi
Sabato 28 dicembre, presso la chiesa dell’Annunziata di Pietramontecorvino, sarà presentato il quarto volume della collana “Le fabbriche dei santi”, co edito da Claudio Grenzi editore e Fondazione Museo Diocesano con la direzione scientifica e curatela di Francesco di Palo.
La pubblicazione, dedicata alla statuaria lignea di Giuseppe d’Onofrio, referente di una ‘bottega’ poco nota tra Valle del Fortore e Monti Dauni a cavallo tra Sette e Ottocento, sarà introdotta dal sindaco del comune foggiano, dott. Domenico Zuppa, e dall’abate-parroco del luogo, don Gaetano Schiraldi, con interventi dell’autore e del prof. Emanuele d’Angelo dell’Accademia di Belle Arti di Bari.
Fino al XIX secolo, Napoli fu l’incontrastata “fabbrica dei santi”, centro pulsante e vivace dove si realizzavano statue lignee policromate destinate al culto e alla devozione. Nei suoi intricati vicoli, tra botteghe brulicanti di creatività, si formavano generazioni di scultori, molti dei quali, forti del talento e della maestria acquisita, tornavano nei luoghi d’origine per fondare botteghe di successo. Queste officine artistiche contribuirono a diffondere un linguaggio plastico e simbolico unitario, quello che chiamiamo oggi “scultura napoletana”.
Tanti sono i nomi che riemergono dalle carte d’archivio: alcuni noti, altri dimenticati o sconosciuti. Proprio questa pluralità di storie e figure ha ispirato l’iniziativa in cui rientra questa edizione. Tra queste figure dimenticate, finalmente riemerge Giuseppe d’Onofrio, originario di Montefalcone Val Fortore, morto nel 1819 a Pietramontecorvino. Stimato dai contemporanei, d’Onofrio seppe attingere con sapienza dal raffinato fraseggio di Giuseppe Sammartino, filtrato attraverso gli insegnamenti di maestri quali Giuseppe Picano e Michele Trillocco. Questa riscoperta restituisce dignità e luce a un artista che, nonostante l’oblio, merita di essere celebrato come parte essenziale della grande tradizione scultorea napoletana.
La pubblicazione segue, in ordine di tempo, l’opera ‘monumentale’ dello stesso autore dal titolo “La fabbrica dei santi. Francesco Verzella e le botteghe di Picano Testa Citarelli. Aspetti e firme della scultura in legno napoletana dell’Ottocento tra ‘capiscuola’ comprimari allievi epigoni” che con le sue oltre 600 pagine riscrive la storia di centinaia sculture meridionali nel 2020, cui ha fatto eco “Anellus Stellato fecit” del 2021 tesa a definire l’autore de “L’Ecce Homo di Lucera, i Misteri di Molfetta, il San Biagio di Ruvo e altre proposte per la scultura del primo Seicento in Italia meridionale”, sino alla più recente pubblicazione del 2023 “Uno scultore per le Nuove Terre. Silvestro Jacobelli da Cerreto al Viceregno del Perù” a firma di Francesco De Nicolo.
Un viaggio, estremamente affascinante, nelle terre di un sud che respira ancora la devozione dei propri progenitori, recuperando memorie che sembravano disperse e che donano nuova luce ad autentici capolavori di arte e di fede.