Politica

Santi Zizzo: “Dopo Chieco la rinascita di Ruvo di Puglia”

Nota di Santi Zizzo, candidato sindaco alle amministrative 2021.

Dopo Chieco la rinascita di Ruvo di Puglia. Questo è l’auspicio che tutti i ruvesi di buona volontà si augurano. Personalmente ho votato convintamente Chieco all’epoca del primo mandato poiché vi erano tutti i presupposti per una sindacatura “illuminata” e lungimirante. Tuttavia così non è stato: lunga e costante la sequela di lamentele che ho dovuto registrare da parte di tanti cittadini di diversa estrazione sociale nei confronti di un sindaco che praticava pervicacemente il non ascolto delle istanze, anche legittime, dei cittadini. Inoltre scelte culturali e progettuali incomprensibili ai più dall’esclusione sistematica dei grandi attori culturali (vedi Pino Minafra e famiglia) all’affossamento del Piano Urbanistico Generale costato tre anni di tavoli tecnici ed approvato all’unanimità dal precedente consiglio comunale. Una prima sindacatura così distante dall’interesse generale della nostra città che ha mi ha spinto ad accettare un’offerta di candidatura nell’intento di porre nello scenario cittadino i temi fondamentali per uno sviluppo socio-economico assolutamente necessario. Infatti lavoro, salute e vivibilità erano stati i punti essenziali del programma da me presentato. Per il lavoro auspicavo una semplificazione burocratica per chi avesse voluto avviare un’attività al contrario si è avuto una sistematica allontanamento di potenziali investitori ed una progressiva chiusura di attività non sostenute da progettualità economiche; inoltre non si è dato corso al naturale sbocco delle nostre produzioni agricole quello della trasformazione.

La salute prevedeva un ampliamento delle strutture di prossimità per offrire alla cittadinanza l’esercizio del diritto ad un sistema sanitario con meno lungaggini. Questa amministrazione è riuscita a “dimenticare” nel piano di ammodernamento del Presidio Territoriale di Assistenza la Neuropschiatria Infantile, un presidio fondamentale per intercettare e curare i disagi e le difficoltà relazionali di molti bambini costringendo tante famiglie a cercare un’alternativa privata o lasciare i bambini senza adeguato sostegno. Ultimamente ho effettuato un’audizione presso la commissione bilancio della regione su questo argomento e dopo anni di rimandi e lungaggini con il Presidente della Commissione Saverio Tammacco ed i genitori intervenuti siamo riusciti ad ottenere i locali adeguati e sono in arrivo i relativi ausili, si aspetta la figura di un’altra logopedista per abbattere la lista di attesa delle terapie logopediche che si aggirano al tempo inaccettabile di due anni. Per la vivibilità penso che al momento non possiamo cogliere migliorie anzi alcune scelte urbanistiche sembrano andare nel senso contrario.

Sicuramente va dato atto ai vari assessorati di aver intercettato diversi fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i cantieri stanno lì a testimoniarlo, tuttavia si è perso il senso di comunità probabilmente per un vulnus creatosi con la prima sindacatura e confermato all’alba della seconda sindacatura quando il buon Chieco anziché proferire, secondo correttezza istituzionale, “sarò il sindaco di tutti” disse “dall’altra parte un’accozzaglia…”.

Ecco credo e spero che i prossimi amministratori avranno un afflato comunitario che valorizzi le buone idee a prescindere dal credo politico: la nostra amata Ruvo ha estremo bisogno di una forte ripresa economica e sociale e per questo è necessario il contributo di tutti.

A Pasquale Roberto Chieco auguro il meglio ed ogni bene e di poter mettere in pratica in futuro le buone linee di principio che sicuramente gli sono proprie ma che, inopinatamente, non è riuscito a mettere in pratica.

 

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