Cultura

Quando la musica si fa veicolo di solidarietà. Il successo di “Ruvo canta la Pace”

Emozioni su emozioni, riflessioni, pensieri e più di due mila euro raccolti per la beneficenza: questo è stato “Ruvo canta la pace“.

Una gremitissima chiesa di San Domenico ha ospitato ieri, 26 marzo 2022, il recital “Ruvo canta la pace” in onore e a sostegno dell’Ucraina, paese da più di un mese distrutto dalle bombe della follia russa.

Il progetto voluto dalla Corale Polifonica “Michele Cantatore” diretta dal M° Angelo Anselmi e dall’associazione musicale “Amici della Musica” ha riscontrato dunque un forte successo. Registrato sin da subito il sold out, fuori dall’edificio ecclesiastico, un’ulteriore folla ha assistito al concerto di beneficenza tramite maxi schermo.

Molte le adesioni da parte delle varie associazioni musicali della città: oltre la Corale “Michele Cantatore”, il coro “S. Maria Assunta” della Cattedrale di Ruvo, Cantomania del M° Giovanni Mazzone, Rubis Canto del M° Nicola Bucci. Importante la partecipazione delle voci bianche dei circoli didattici “Giovanni Bovio” e “S. Giovanni Bosco” di Ruvo e della scuola secondaria “Gesmundo-Moro-Fiore” di Terlizzi, la quale presenza, secondo il sindaco Pasquale Chieco, è sinonimo di speranza per il futuro del mondo.

È stata un’operazione speciale e di solidarietà – dice il M° Angelo Anselmi inaugurando la serata – Si è sentita una forte necessità di essere solidali con la popolazione ucraina“.

E proprio da questo paese così forte e coraggioso proviene la pianista Yelizaveta Klinkova, in veste di presentatrice in occasione della serata.

Da Kiev a al Conservatorio di Foggia, Yelizaveta, per tutti Liza, giunge a Ruvo con parole forti:

Restiamo senza parole dinanzi a queste manifestazioni di solidarietà – afferma fortemente emozionata – L’Ucraina in questo momento non sta difendendo solo se stessa ma anche l’Europa intera. Facciamo uno sforzo grandissimo e ogni aiuto, ogni pacco consegnato, ogni parola gentile verso un cittadino ucraino sono molto importanti“.

Continua:

Chiediamo di essere parte dell’Unione Europea perché siamo un paese europeo“.

E così, senza bacchetta “come a voler accarezzare gli orchestrali” dice, il M° Vincenzo Anselmi, direttore artistico dell’Associazione “Amici della Musica”, dirige l’orchestra e l’intero coro, pronti a intonare le note dell’Inno ucraino.

Un altissimo momento di forte commozione quando, in prima fila, le profughe ucraine ospiti nella città di Ruvo si alzano in piedi per il loro inno. Ci emozioniamo e abbiamo i brividi guardando la loro mano sul cuore e le lacrime scendere dai loro occhi.

Da questo momento sino alla fine del concerto, la musica, definita sin da subito linguaggio di pace, ha fatto sì che si levasse un abbraccio costante tra il pubblico, gli orchestranti e i coristi tutti.

Sono seguiti, infatti, diversi brani appartenenti a più generi musicali ed epoche diverse. Dunque, un excursus vario e ad hoc con un unico significato: la pace e l afratellanza.

Non è mancato, tra l’altro, anche un omaggio alla cultura russa.

Tutta la cultura russa adesso è bloccata – dice Liza rivolgendosi a quella parte di popolazione sovietica che non ha mai desiderato la guerra – La cultura è una questione di creare e non di distruggere“.

E così un bellissimo valzer n° 2 del russo Šostakovič si leva dai maestri dell’orchestra.

Poi le colonne sonore. Dal film “Papa Giovanni XXIII” viene eseguita Pacem in Terris del M° Marco Frisina, basata sull’omonima ed ultima enciclica del papa buono. Poi Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone tratto dal film “Mission”. Sapientemente, l’oboista Lorenza di Bitonto ha saputo donare al pubblico quel senso di leggerezza e serenità di cui tutti avremmo bisogno in questo particolare momento storico.

Un intermezzo tra queste due colonne sonore viene affidato a una apparentemente insolita O sole mio, interpretata dalla potente voce del tenore ruvese Giovanni Mazzone. Affidata alla cultura napoletana, pochi sanno che Di Capua compose questo famoso brano guardando il sole dalle rive di Odessa, città ucraina che oggi sentiamo nominare dai tg per via dei suoi continui bombardamenti.

Il sole di Odessa richiama quello di Napoli, come a sottolineare questo forte legame tra Italia e l’Ucraina“, descrive la pianista presentatrice.

E poi ancora.

I nostri occhi vedranno passare insieme soldati e spose, ballare piano in controluce“. “Nuove distanze ci riavvicineranno“. Sono due dei versi poetici di Diamante, brano di Zucchero Fornaciari che descrive la pace e la ritrovata serenità a cui la guerra ha lasciato spazio. Ad interpretarla sono stati Mimmo Fracchiolla, frontman della Bluesugar & Friends e Giovanni Mazzone, nell’emozionante versione di Zucchero e Pavarotti.

E parlare di pace e non citare John Lennon e la sua Imagine sarebbe impossibile.

Immaginate che non ci siano patrie, non è difficile farlo. Nulla per cui uccidere o morire ed anche alcuna religione. Immaginate tutta la gente che vive la vita in pace“. A questi versi cantati dal coro e dal solista Pierangelo Paparella, Liza risponde:

Sarebbe bello cambiare il verbo immaginare in realizzare“.

Dopo di che, quel caldo abbraccio iniziale si conclude cantando tutti l’internazionale We are the world.

Tutti insieme, dalle voci bianche dei circoli didattici, ai cori, alle voci soliste di Pierangelo Paparella, Katia Di Palo, Mimmo Fracchiolla, Adriana Petrone, Rosanna Stragapede e Antonio Guastamacchia con il pubblico, tutti hanno intonato “Noi siamo il mondo“.

E così, col sorriso nascosto sotto la mascherina ma ingannato dagli occhi lucidi dei presenti, si conclude la serata.

La missione è compiuta: la solidarietà, la vicinanza seppur solo con il cuore, è arrivata soprattutto a quello delle profughe ucraine presenti a Ruvo.

Prima del consueto bis che ha visto partecipi le bambine e i bambini delle scuole intonare dolcemente Dolce Sentire, il direttore Angelo Anselmi ha annunciato di voler dividere il ricavato della serata ai due conto correnti rispettivamente istituiti dal Comune di Ruvo e dalla Diocesi, entrambi con destinazione Ucraina.

Articolo di Ruvesi.it

 

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