Cronaca

RUBATI CHILOMETRI DI FILI RAME E CAVI ELETTRICI NELLE CAMPAGNE DI BARI E FOGGIA, ANCHE RUVO NEL MIRINO

Si moltiplicano i furti di rame, cavi elettrici e telefonici in campagna con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni ortofrutticole che hanno bisogno di acqua. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia che segnala l’escalation in campagna di furti di rame, cavi elettrici anche dell’Enel e telefonici dalla provincia di Bari a Foggia, fino alle aree rurali di Brindisi, e invoca nuovamente l’attivazione di una cabina di regia tra i Ministeri delle Politiche Agricole, della Difesa e dell’Interno che coordini le attività delle forze dell’ordine che vanno sostenute dall’intervento dell’Esercito in alcune aree a forte rischio.

A rischio – denuncia Coldiretti Puglia – le aziende ortofrutticole impossibilitate a procedere all’irrigazione dei campi, gli allevamenti con le operazioni di mungitura e governo degli animali, le aziende agrituristiche per la fornitura dei servizi di ospitalità e ristorazione.

Dopo i furti registrati tra Adelfia e Sannicandro di Bari, il danneggiamento ed il defraudamento di 13 pozzi artesiani tra Terlizzi, Bitonto e Ruvo di Puglia della Cooperativa Cooperagri, con furti di idranti e tubature, episodi analoghi si stanno registrando a Grumo Appula, a Trani, nel foggiano e in provincia di Brindisi con le bande criminali che stanno facendo razzia di fili di rame e cavi elettrici.

Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità – dice Coldiretti Puglia – le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura.

Nelle aree rurali i criminali stanno condizionando – conclude Coldiretti Puglia – la vita quotidiana degli agricoltori, costretti a trasformarsi in vigilanti diurni e notturni. E’ a rischio la loro stessa incolumità. Il clima che si respira è di paura per imprenditori agricoli, stremati da furti quotidiani, che hanno perso la speranza e per timore e sfiducia non denunciano più gli episodi criminosi che sono costretti a vivere.

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