Attualità

Pubblicati gli Avvisi Pubblici per “l’accesso ai contributi statali destinati ai centri antiviolenza” e “alle case rifugio”

Sono stati pubblicati ieri sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia gli Avvisi Pubblici per “l’accesso ai contributi statali destinati ai centri antiviolenza” e per “l’accesso ai contributi statali destinati alle case rifugio”, con una dotazione rispettivamente di 710.689,91 euro e 609.291,30 euro.

Il primo Avviso è finalizzato a sostenere e rafforzare la rete dei centri antiviolenza operanti sul territorio regionale al fine di potenziare le forme di assistenza, accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli, garantendo le attività e gli interventi previsti dall’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 27/11/2014 e dalla normativa regionale e valorizzando le pratiche di accoglienza autonome e autogestite basate sulle relazioni fra donne. Una quota delle risorse, pari al 30% del budget complessivo disponibile, sarà destinata ai centri antiviolenza che hanno attivato nuovi sportelli a valere sulle risorse dei precedenti DPCM e che risultano ad oggi operativi, in modo da continuare a garantirne la sostenibilità.

Il secondo Avviso ha come obiettivo il sostegno della rete delle case rifugio, ivi comprese le case per la protezione di secondo livello operanti sul territorio regionale, valorizzando le pratiche di accoglienza autonome e autogestite basate sulle relazioni fra donne. Le risorse disponibili saranno così ripartite: il 70% in pari misura fra tutti i soggetti ammessi al contributo; il 30% sarà riservato, e ripartito in pari misura, ai soggetti titolari e gestori delle case rifugio, in ragione dei maggiori oneri sostenuti.

Per entrambi gli Avvisi sarà possibile presentare la domanda entro e non oltre il termine del 19 novembre.

“Stiamo potenziando le politiche per il contrasto alla violenza sulle donne e i minori – dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone – attraverso il rafforzamento dell’attuale rete di centri antiviolenza e case rifugio di prima e seconda accoglienza, per noi partner fondamentali nel percorso di supporto alle donne vittime di violenza, un supporto finalizzato al recupero della libertà sotto i vari aspetti. Stiamo lavorando per una svolta che parta da un cambiamento culturale e in questo senso va anche l’Agenda di Genere approvata qualche settimana fa. Storie come quella che leggiamo oggi, di una ragazza costretta a prostituirsi dal fidanzato, arrestato assieme ad altre 4 persone, grazie alla madre della vittima che ha avuto il coraggio di denunciare, non devono più ripetersi e l’impegno del mio assessorato è massimo per mettere in campo tutti gli strumenti possibili per il contrasto e la prevenzione della violenza sulle donne. Un impegno che condivido assieme agli altri assessorati, associazioni e società civile, perché solo lavorando insieme si possono ottenere i risultati sperati”.

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