Cultura

Presentazione del volume “Mi-Ka-El – Chi è come Dio? La chiesa di San Michele Arcangelo a Ruvo di Puglia”

Sabato 30 giugno 2018 alle ore 19:30, presso la Chiesa di San Michele Arcangelo a Ruvo di Puglia, si terrà la presentazione del libro: “Mi-Ka-El – Chi è come Dio? La chiesa di San Michele Arcangelo a Ruvo di Puglia”. Il volume, di Francesco Di Palo, Mario Di Puppo e Angelo Tedone, pubblicato da Adda Editore, fa parte della linea editoriale “Leggi la Puglia” del Consiglio Regionale della Puglia, che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio, le tradizioni e il patrimonio culturale pugliese.

L’iniziativa è organizzata della Pro Loco di Ruvo di Puglia in collaborazione con il Consiglio Regionale della Puglia.

Porteranno i saluti: Sua Ecc. Rev.ma Mons. Domenico Cornacchia – Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi; Mario Loizzo – Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Pasquale Roberto Chieco – Sindaco di Ruvo di Puglia e Rocco Lauciello – Presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia. Interverranno: Don Michele del Vecchio – Parroco della chiesa di San Michele Arcangelo, Anna Vita Perrone – Dirigente presso la Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia e Aldo Patruno – Direttore del Dipartimento del Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia. Modererà Michele Peragine, Giornalista RAI.

Saranno presenti gli autori che illustreranno i contenuti del volume. L’evento è aperto alla cittadinanza.

Il volume

Mario Di Puppo, architetto e dottore di ricerca, con una vera e propria campagna di “scavo archivistico” ha permesso la ricostruzione dello sviluppo della chiesa nel tempo su solide basi documentarie.

Il suo saggio ha inizio con l’analisi della figura del vescovo ruvese San Giovanni II che, secondo il mito, fondò il complesso di San Michele Arcangelo dopo aver partecipato ai miracoli micaelici del Santuario del Gargano. La trattazione prosegue con la ricostruzione della chiesa orsiniana del 1449 e le sue trasformazioni nel tempo. Le cappelle cinquecentesche delle famiglie nobili e notabili ruvesi gareggiarono fra di loro. Bellezza e potere furono le parole chiave alle quali si ispirarono i tanti artisti pugliesi coinvolti; di seguito ne citiamo solo alcuni: Antonello de lo Russo di Monopoli, Michelangelo Costantini di Bitonto, Daniele de Silvestro di Polignano, Nicola Marciano di Bari e Giovanni Crisostomo de Mariano di Molfetta. Inedita è la scoperta del progettista della chiesa settecentesca, l’ing. Saverio Fatone de Salustrio di Andria che insieme allo stuccatore Giacinto Gentile tramutarono in pietra, calce e stucco le volontà dei Frati Minori, coniugandole nel linguaggio del barocco pugliese.

Alle arti settecentesche è dedicato il capitolo del Dott. Francesco Di Palo, studioso attento e di provata competenza. Motivazioni spirituali e devozionali, insieme a strategie politiche e di consenso, si intrecciano intimamente e prendono forme concrete nell’edificazione della nuova chiesa dei Minori Osservanti, non a caso ricostruita dalle fondamenta nella prima metà del Settecento con l’appoggio delle élite locali. Al suo interno i frati, in continuità con l’importanza da sempre riconosciuta al potere delle immagini, dispiegano un apparato di opere dalla straordinaria forza comunicativa: accanto a dipinti assai più antichi e integrati perfettamente nell’edizione rinnovata del tempio – a cominciare dalle due splendide tele del fiammingo Gaspar Hovic (Oudenaarde, 1550 circa – Bari, 1627) – a nuove opere, a cominciare dallo strepitoso ciclo di statue di Nicola Antonio Brudaglio (Andria, 1702 – 1784) , si sforzano di rappresentare alla comunità inediti modelli di santità e di pratica religiosa, accrescendo l’influenza dei francescani sull’intera comunità cittadina. Il tutto, anche, in una non tanta velata concorrenza con le altre famiglie religiose attive sul territorio.

Il saggio del dott. Angelo Tedone, giornalista dalla lunga carriera, chiude il volume attraverso il focus sulla devozione a Sant’Antonio di Padova. La vita del Patavino, il cammino ispirato ai suoi ultimi attimi di vita, il culto antoniano nella diocesi, caratterizzano lo scritto. Nella sezione della venerazione ruvese si propone un rapido excursus attraverso le opere d’arte sacra presenti nelle chiese. Inoltre, l’autore ha raccolto due inedite testimonianze di famiglie miracolate ruvesi per intercessione antoniana. Il suo scritto si chiude con il miracolo sociale di Sant’Antonio; la comunità cristiana di Buffalo – New York scelse di innalzare al patavino la chiesa degli immigrati italiani. Il prodigio del santo fu il legame devozionale che unì gli italiani che riconobbero nella venerazione collettiva antoniana l’identità culturale sotto cui riconoscersi in terra straniera.

Gli autori

FRANCESCO DI PALO (Ruvo di Puglia, 1959) laurea in lettere, giornalista pubblicista.

Dell’autore si segnalano: Dalla Ruvo antica al Museo Archeologico Jatta, 1987; Le confraternite della diocesi di Ruvo (secc. XVI-XX), 1988; Stabat Mater Dolorosa. La Settimana santa in Puglia: ritualità drammatica e penitenziale, 1992 (opera vincitrice XIII premio Marangelli); Missioni, missionari, congregazioni mariane. L’attività del gesuita Domenico Bruno (1665-1730) in Terra di Bari, 1992; Nobili, magnifici, clero, bracciali. Immagini di Ruvo in età moderna, 1997; La Chiesa e il Convento del Santissimo Rosario (S. Domenico) a Ruvo, 1998; Cielo e terra. Percorsi dell’arte sacra, dell’iconografia, della devozione, della committenza a Corato Ruvo e Terlizzi tra ’500 e ’700, 1999; La Chiesa dell’Immacolata e le storie della vita della Madonna di Domenico A. Carella (1721-1813) in Terlizzi, 2002; Indignissimi Mariae famuli. Devozione, assistenza, sociabilità, committenza a Minervino in Età moderna, 2007; Vescovi popolo clero a Minervino e Montemilone al tempo della Visita apostolica di mons. Antonio Pacecco, 2010; La Bellezza ritrovata. Beni culturali ecclesiali, Arte e Architettura sacre, Restauri nella Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano nei dieci anni di magistero episcopale di mons. Felice di Molfetta (2000-2010), 2011; “Si quaeris miracula”. Devozione, “immagine” e immagini di S. Antonio di Padova, 2012; Per Francesco Verzella (1776-1835) a Bitonto: la statua di Sant’Anna e Maria bambina in San Francesco alla Scarpa, 2014; Eris in peste patronus: aspetti, luoghi, ritualità festiva del culto a san Rocco in Puglia, 2015; Per la storia della scultura in Puglia nel XVII secolo. Aggiunte e proposte al catalogo di Filippo Angelo Altieri (1646-1684), 2018; La fabbrica dei santi. Verzella Testa Citarelli e la scultura lignea napoletana dell’Ottocento tra comprimari allievi epigoni, 2018.

MARIO DI PUPPO (Ruvo di Puglia 1980), laurea in Architettura e dottorato di ricerca Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e in Chimica, settore scientifico disciplinare ICAR 17 – Disegno. La sua attività di ricerca è incentrata su tematiche riguardanti la rappresentazione del territorio, delle città e dell’architettura, con particolare riferimento allo studio dei centri storici. Dell’autore si segnalano: L’invenzione nel Disegno. Permanenze dei segni della tipologia “a corte” nel Palazzo Rocca di Ruvo di Puglia (2013); Santo Stefano Piccolo Church – Putignano (2014); Le opere ruvesi di Ottavio Lamparelli (2014); Anastilosi per immagini. L’ipogeo della cattedrale di Ruvo di Puglia (2015); Rappresentazione di immagini predicative dedotte dalle strutture reali dell’ambiente insediato e degli impianti urbani della Puglia (2016); Il disegno di formazioni anulari costellate nell’ambiente territoriale della Puglia. Il caso di studio di Martina Franca (2016). Pubblicazioni in collaborazione con altri autori: Metodi di rappresentazione finalizzati alla ricerca di complementarietà di strutture e di fasi civili nel territorio peuceta e nell’impianto urbano della città di Ruvo di Puglia (2014); Necessità di metodo per il disegno della città (2014); Il Rilievo della percezione della città (2014); La percezione e l’immagine urbana (2014); Il modello percettivo dell’immagine urbana (2015); L’immagine-informazione. La fotomodellazione per il rilievo e la rappresentazione dell’architettura (2015); Costruzione e fruizione della realtà urbana virtuale (2016); The perception’s drawing. The Ruvo di Puglia’s project of occupation of public land (2016); The BIM model for the study of historical buildings. “Palazzo del Sedile” – Bari (2017); Il modello multidimensionale per l’edilizia storica. Il palazzo Starita di Bari (2017).

ANGELO TEDONE, laureato in Pedagogia, giornalista, dialettologo, cultore di storia locale.

Pubblicazioni: Dizionario Etimologico Rubastino A-I (con A. Iurilli), Palo 1976; Ryps, Rubi, Ruvo – città e agro, Bari 1995; Ruvo di Puglia, uomini illustri, Giovinazzo 1997; Ruvo di Puglia, personaggi e vicende della Repubblica partenopea, Ruvo di Puglia 1998; L’informazione liberata (a cura di), Bari 2005; Ruvo di Puglia, dal bosco alla Murgia, Terlizzi 2008; Ruvo di Puglia verso l’Unità d’Italia, Giovinazzo 2011; 1894-1920 Lotte contadine a Ruvo di Puglia, Bari 2014; Lingua rubastina, grammatica e testi dialettali, Bari 2016.

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