Cultura

Piccoli e grandi giochi antichi protagonisti di “Ruvo, Carafa e la Leggenda”

Moscacieca, salto alla corda, cavalli di legno, tiri a segno, pesca di bastoni di legno, giochi antichi eppur moderni perché passano i secoli ma il mondo dei giochi dei piccoli si nutre dello stesso divertimento, della stessa sete e gioia di scoperte, della creazione di mondi immaginari.

E’ con i giochi e giocattoli del Settecento che parte la IV edizione di “Ruvo, Carafa e la Leggenda”, manifestazione ideata e progettata da Vincenza Tedone, presidentessa dell’Associazione Cultura et Memoria di Ruvo di Puglia, in collaborazione con Franco Adessi , Maria Tedone, Grazia Di Rella, Angela Rita Chincoli, Domenico Tambone, Salvatore Montaruli, Marianna Cantatore, Thomas Adessi, Lidia Tecla Sivo, Pino Fiore, Paolo Ficco, Francesco Lauciello, Teresa Fiore, Maria Consiglia Sparapano.

Un lavoro di squadra che dura 365 giorni l’anno perché come ha sottolineato Vincenza Tedone, al termine della serata, “Il giorno dopo l’evento, ci mettiamo già all’opera per l’edizione successiva!”

La macchina di “Ruvo, Carafa e la Leggenda” è, infatti, molto complessa e ben definita nel meccanismo: ogni ingranaggio deve funzionare alla perfezione e l’Associazione Cultura et Memoria dedica ad essa tempo e passione, amore per la propria città.

Spigliatezza, ironia e leggiadria hanno contraddistinto la conduzione di  Gigi Garofalo, direttore artistico del corteo e dei giochi storici, che ha diretto, in abiti d’epoca, i giochi tanto amati dai bambini, anch’essi in abiti settecenteschi. Tutto sotto la supervisione di Valerio Gattulli dell’ASD Michael Jackson.

L’attenzione dei più piccoli è stata calamitata dai giochi di legno creati da artisti locali, fedeli riproduzioni dei giocattoli dei bambini vissuti nel XVIII secolo. Le foto in galleria descrivono efficacemente il coinvolgimento dei più piccoli e degli adulti: in quel momento, è non è moralismo il mio, neanche il più sofisticato gioco Nintendo avrebbe distolto tutti da quel piccolo mondo magico ricreato in quell’angolo di Piazza Matteotti.

Come affascinanti sono le sculture lignee di Serena e Pietro Ursi, i Serenè Ursi Artdesign, che hanno riprodotto con maestria gli stemmi delle famiglie nobili di Ruvo di Puglia e le antiche monete peucete. Piccoli e grandi capolavori a cui si aggiunge la creazione della Chiave che apre la Porta di Ruvo di Puglia la cui consegna da parte del Cardinale Oliviero Carafa al Conte Ettore Carafa è stata il fulcro della storia “Il Dominio Feudale dei Carafa a Ruvo di Puglia”, raccontata dai cantastorie Maria Pia Binetti e Vincenzo Adessi. Alle loro spalle un sontuoso quadro storico i cui protagonisti, in sontuosi abiti d’epoca, sono di SensAzioni del Sud di Conversano.

Perché uno degli elementi fondamentali per la riuscita di qualsiasi manifestazione è la rete, la connessione tra diverse realtà, è l’apertura mentale e culturale, come sottolinea sempre Vincenza Tedone.

La serata si è conclusa con lo stupefacente e arcano spettacolo dei giocolieri del fuoco che hanno ipnotizzato gli spettatori con la loro abilità di giocare e danzare col fuoco.


 
 
 

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