Attualità

PARIGI SOTTO ASSEDIO: LE TESTIMONIANZE DEI RUVESI NELLA CAPITALE FRANCESE

Ore drammatiche per Parigi, ore di smarrimento per tutto il mondo Occidentale che vede e sente la minaccia dietro l’angolo.

Diverse le sparatorie avvenute a Parigi, almeno tre esplosioni vicino allo stadio: è stato l’inferno in tutta la capitale francese scatenato da almeno otto terroristi (tutti morti secondo le autorità francesi, di cui sei suicidi con cinture esplosive). Il bilancio, ancora provvisorio dell’attacco più grave in Francia dal dopoguerra, è di 126 morti e oltre 200 feriti di cui un’ottantina in gravi condizioni. La furia omicida ha colpito questa volta i luoghi del divertimento e del tempo libero: una partita di calcio, un concerto rock, ristoranti, bar e fast-food.

Sono tanti i ruvesi che per motivi di lavoro o studio sono a Parigi in queste ore. La maggior parte hanno utilizzato i social network per tranquillizzare tutti e far sapere di star bene.

Roberta Palmulli, studentessa presso l’Institute Curie, si trovava in camera al momento degli attacchi terroristici: “Per fortuna ieri sera ero a casa, quindi le notizie che avevo erano quelle che devano in diretta su france 24 e ovviamente abbiamo cominciato a contattare tutti gli amici e conoscenti qui. Qualcuno era allo Stade de France ma per fortuna tutti sono riusciti a tornare a casa. Io vivo alla Cité Universitaire che si trova nella parte sud della città, l’unica cosa che ho potuto vedere direttamente dalla mia finestra è stata la moltitudine di auto di polizia e di ambulanze che andavano verso il centro. Questa mattina non sono uscita di casa ma la Cité che solitamente è affollata sembra deserta”.
Alessandro Bucci ci dice: “Ero in camera per fortuna, nella città universitaria. Vivo da tre anni a Parigi, dove sto svolgendo il dottorato di ricerca. La situazione è irreale, la tensione c’è, si vede, si percepisce! E’ sabato mattina e in genere il sabato mattina i prati della cité si affollano di persone che fanno footing, passeggiate, chi porta a spasso il proprio cane, o madri e padri che giocano con i propri figli, stamane non c’è nessuno in giro, i prati e i parchi della cité sono deserti”.
Graziana Verdura a Parigi per motivi di lavoro ha subito postato sulla sua bacheca: “Preoccupazione, un po’ di smarrimento x gli ultimi eventi qui a Parigi, ma stiamo tutti bene”.
Un desolante venerdì sera vissuto col cuore in gola e con grande sofferenza.
(foto – France Paris Shootings @ Ansa/AP)
 

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