Attualità

Ospedale Unico Nord Barese, sei segretari PD: «Sia rispettata la “Carta di Ruvo”»

L’istituzione dell‘Ospedale Unico di Primo Livello del Nord Barese non può più attendere e la “Carta di Ruvo”, sottoscritta il 12 ottobre del 2016 nel Palazzetto dello Sport di Viale Colombo, deve essere rispettata.

Lo chiedono i sei segretari cittadini del Partito Democratico delle città del Nord BareseCaterina Montaruli (Ruvo di Puglia); Isa Giannattasio (Terlizzi); Mimmo Brancato (Giovinazzo); Erika Cormio (Molfetta); Michele Naglieri (Bitonto); Natalino Petrone (Corato) – nel documento politico da loro sottoscritto e rivolto al governatore della Puglia, Michele Emiliano, al segretario regionale PD Marco Lacarra e al segretario provinciale PD Ubaldo Pagano.

«Le segreterie politiche del Partito Democratico dei paesi di Giovinazzo, Molfetta, Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato – si legge nel documento – hanno ritenuto urgente incontrarsi per riprendere l’iniziativa politica da loro stessi intrapresa già nel 2016, che portò ad ottenere il pieno consenso del Presidente Emiliano circa la realizzazione di un ospedale unico di primo livello del Nord Barese attraverso la ristrutturazione e l’ampliamento di uno dei tre presidi presenti, azione che, con l’iniziativa messa in atto dal comitato di operatori della sanità del Nord Barese, portò alla sottoscrizione della “Carta di Ruvo”.

In quell’accordo tutti i rappresentanti dei territori dei sei comuni condivisero la soluzione della creazione di un ospedale unico di primo livello per rispondere alle esigenze di buona sanità e superare le criticità nell’ottica di garantire la sicurezza sanitaria a circa 200 mila abitanti».

Sabato 28 aprile «alla presenza del nostro segretario provinciale Ubaldo Pagano, tutti i presenti, segretari e rappresentanti politici dei sei paesi, hanno espresso la decisione unanime che portiamo all’attenzione del nostro Presidente Michele Emiliano al quale chiediamo :
– di recuperare le fasi della partecipazione popolare e le conclusioni contenute nella “Carta di Ruvo”;
– di individuare un organismo terzo, quale una commissione tecnico-scientifica lontana dagli interessi di parte, che operi la scelta più appropriata con obiettività e trasparenza. Riteniamo che la posta in gioco sia troppo importante per attardarci in inutili guerre di campanile.

I segretari sono consapevoli delle difficoltà che si incontreranno nelle comunità di appartenenza, ma tutti si impegnano a sostenere la decisione nei diversi organismi politici, amministrativi e nelle discussioni pubbliche perché siamo sicuri che tali decisioni saranno assunte con trasparenza ed obiettività.

Chiediamo, nel rispetto delle competenze e dei ruoli, di accelerare il percorso decisionale affinché si possa garantire sicurezza ai territori in tema di servizio sanitario nell’interesse esclusivo dei cittadini».

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