Cultura

MUSEO JATTA: QUESTA MATTINA INCONTRO TRA COMUNE E DIREZIONE REGIONALE MUSEI DEL MIBACT

Si è tenuta questa mattina in videoconferenza una riunione chiesta dal Sindaco Pasquale Chieco e dall’Assessora alla Cultura Monica Filograno con la Dott.ssa Angela Ciancio, delegata ad interim per la Direzione Regionale dei Musei Puglia del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e con la dottoressa Claudia Lucchese, direttrice del Museo Nazionale Jatta.

All’ordine del giorno, un aggiornamento di fine anno sulla situazione del Museo, ovvero sui prossimi lavori di ristrutturazione, sulla esposizione dei reperti nelle due distinte mostre a Bari e a Ruvo di Puglia, sul futuro del principale attrattore turistico e culturale della città.

 

Nel corso dell’incontro è emerso dalla Direzione Regionale che i lavori programmati, e per i quali è stata affidata la progettazione, potranno essere eseguiti quando tutti gli ambienti del museo saranno sgombri dai reperti più grandi e delicati, perché è necessario effettuare delle indagini strutturali preliminari piuttosto invasive, per le quali serve che alcune pareti siano accessibili e che le sale siano percorribili.

 

Il trasferimento della collezione avverrà dopo le festività e appena saranno riaperti al pubblico i musei, attualmente chiusi per DPCM, saranno inaugurate entrambe le mostre previste, iniziando da quella al Castello Svevo di Bari già in inverno e passando a quella di Ruvo di Puglia prevista per la primavera. I lavori di ristrutturazione e adeguamento, che dovranno essere affidati a una ditta specializzata in interventi su questo tipo di strutture, partiranno in primavera e la loro durata prevista è di nove mesi da allora.

 

Ulteriori, ferme rassicurazioni sono inoltre pervenute circa il mantenimento dell’integrità della collezione Jatta e sulla sua collocazione a Ruvo nella attuale sede del museo: Ciancio e Lucchese hanno ribadito ancora una volta a Sindaco e Assessora l’insussistenza di ogni ipotesi di smembramento, impoverimento o riduzione della collezione nei programmi del Ministero.

 

“Ringraziamo la dottoressa Ciancio e la direttrice Lucchese per avere accolto il nostro invito a un confronto oggi su un tema così importante e così sensibile per noi – ha detto il Sindaco.

L’Assessora Filograno ed io abbiamo chiesto di mettere in campo tutte le azioni possibili, a cominciare dalla formulazione del bando dei lavori, per contenere al minimo la durata del cantiere e restituire il prima possibile il museo alla nostra città e ai visitatori e studiosi che normalmente arrivano qui dal mondo intero.

Per la prima volta nella sua storia il Museo Jatta verrà sottoposto a importanti lavori di adeguamento; l’obiettivo è garantire la conservazione dell’originalità espositiva, ma per raggiungerlo servono tempo, cura e attenzione nell’esecuzione dei lavori. Questo fondamentale investimento sul futuro di un luogo identitario per la nostra comunità richiederà il sacrificio della chiusura, nel frattempo però il Museo Jatta continuerà a essere vivo e attivo attraverso le due mostre temporanee a Bari e a Ruvo che saranno diverse e collegate: la prima, presso le sale del Castello Svevo di Bari, sarà dedicata ai miti dell’antichità; la seconda, presso il Museo del Libro a Palazzo Caputi, sarà dedicata proprio al Museo Jatta, al suo rapporto indissolubile con Ruvo di Puglia, alla storia dei restauri archeologi e avrà al centro il vaso di Talos.”

 

“Con l’incontro di oggi – ha detto l’Assessora alla Cultura – abbiamo voluto fare il punto su un percorso al quale ci stiamo dedicando da tanto tempo e che interessa tutta la città e non solo e abbiamo sollecitato su più punti il nostro interlocutore istituzionale. Abbiamo appreso alcune informazioni in più: sappiamo che a breve avremo conferma della garanzia di Stato e potremo organizzare come previsto in primavera la mostra su Talos a Ruvo, sempre che la pandemia dia una tregua alle misure restrittive sulla cultura e sul turismo.

Ci fa piacere inoltre aver appreso che il Ministero ha destinato risorse economiche alla comunicazione di tutto il progetto, dai lavori di restauro alle due mostre. Questo consentirà maggiore e più continuativa comunicazione e informazione su tutto, a vantaggio di tanta opinione pubblica sensibile ai temi dell’archeologia e della cultura”.

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