Mozione di sfiducia dell’opposizione nei confronti del Vice Sindaco Assessore Monica Filograno
L’amministrazione diretta da Pasquale Chieco vive un momento di grande incertezza. Settimane di riunioni e incontri, di corrispondenze velenose, non hanno risolto la crisi, ma anzi hanno delineato un quadro molto chiaro. La soluzione potrebbe passare da un passo indietro del vice-sindaco Monica Filograno come richiesto dai firmatari della missiva pubblicata sul nostro portale.
In questa fase delicata per la pubblica amministrazione i consiglieri comunali di opposizione hanno protocollato una mozione di sfiducia nei confronti proprio del vice-sindaco. La mozione è firmata dai Consiglieri comunali Vito Cantatore (“Alleanza Civica per il Bene Comune”), Pietro Paparella, Luciano Lorusso, Simona Summo (“Fratelli d’Italia”), Mariatiziana Rutigliani (“Forza Italia”), Biagio Mastrorilli e Mario Paparella (“Ruvo per tutti”).
Ecco il testo:
– L’Assessore alla Cultura nonché vice-sindaco, Monica Filograno, nel corso del proprio mandato ha concentrato gran parte della propria azione amministrativa su un progetto culturale importato e senza alcuna connotazione territoriale e storica, sostenuto nella fase iniziale dalle sole forze di maggioranza. – Detto progetto, nel tempo, non ha suscitato entusiasmo, ma mera sopportazione e in ogni caso, senza tema di smentite, è rimasto estraneo alla città e a gran parte degli attori culturali del territorio, insignificante come attrattore turistico/culturale.
– Tale progetto, è stato costantemente ripetuto e riproposto negli anni al solo scopo di dimostrare una continuità organizzativa tale da renderlo candidabile a linee di finanziamento sovracomunali, oltre che accrescere la visibilità ed il prestigio del suo ideatore e direttore artistico sig. Palumbo Vittorio (anagraficamente convivente con l’assessore), che ringraziamo per aver, in un periodo lungo ben 9 anni, gestito gratis il progetto; – Tale progetto, non ha generato alcun ritorno effettivo in termini di ricaduta culturale ed economica, registrando una modesta partecipazione cittadina ed alcuna valorizzazione del patrimonio locale; CONSIDERATO CHE: – L’Assessore alla Cultura, Monica Filograno nonché vicesindaco, ha promosso un progetto di riconversione dell’ex Macello senza il coinvolgimento preliminare del Consiglio Comunale, delle commissioni competenti, delle realtà culturali locali e della cittadinanza; – Il progetto in questione, peraltro, non risulta condiviso né sostenuto neanche dalla maggioranza consiliare che in una nota firmata dalle segreterie politiche del PD- Sinistra Ruvese e Rifondazione Comunista, dai consiglieri comunali di detti partiti e dagli Assessori del PD, ha espresso contrarietà.
– Tale nota, resa pubblica dalla locale testata ruvesi.it, evidenzia anche altre e importanti preoccupazioni: “Numerosi beni pubblici e risorse sono già stati destinati ad attività culturali, tra cui il Convento dei Domenicani, il Convento dei Cappuccini, Palazzo Chieco. A ciò si aggiunga l’immobile previsto nel Pinqua (per quest’ultimo ben 500.000 € di mutuo sottratti ad altri possibili e necessari interventi), la cui utilizzazione è ancora totalmente incerta. Tuttavia, per nessuno di questi beni risulta essere stato predisposto un piano di gestione concreto, con il rischio che si trasformino in iniziative prive di una reale sostenibilità e funzionalità per la comunità.” E ancora “Inoltre, abbiamo appreso con preoccupazione che soggetti estranei alla politica e all’amministrazione hanno già effettuato sopralluoghi sull’immobile del bando e tenuto riunioni senza coinvolgere preventivamente i rappresentanti istituzionali legittimati.
Tale modus operandi sia problematico, in quanto preclude una corretta condivisione delle scelte strategiche. “Così concludendo:” Questi episodi, ripetutamente segnalati senza esito, hanno inevitabilmente minato il rapporto fiduciario tra la maggioranza e la stessa assessora, rendendo necessario un confronto chiaro e definitivo. Ciò appare ancor più urgente considerando la recente fase di instabilità politica e la necessità di garantire alla maggioranza numeri solidi per operare con serenità” RILEVATO CHE: – le considerazioni e le preoccupazioni espresse dai partiti di maggioranza appaiono totalmente condivisibili; – La mancata condivisione di una decisione di tale rilievo, oltre che le svariate lagnanze espresse nel documento citato, configurano una grave carenza nella gestione dell’assessorato alla cultura, minando il principio di trasparenza e di responsabilità verso la comunità di cui anche i consiglieri firmatari della presente, rappresentano una parte considerevole;
– L’atteggiamento dell’Assessore ha determinato una rottura del rapporto di fiducia con la cittadinanza, con la propria maggioranza e con le rappresentanze consiliari, compromettendo la credibilità dell’intera politica comunale; – La gestione dell’ex Macello, bene di alto valore simbolico e urbano, avrebbe richiesto trasparenza, visione collettiva e consultazione, che invece, ancora una volta, sono del tutto mancate; – Il comportamento dell’Assessore appare autoreferenziale, centralizzato e privo di ascolto, in contrasto con i principi di democrazia partecipativa e buona amministrazione;
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI Ritenendo che le questioni evidenziate, di siffatta importanza, non possano trovare altro luogo di discussione che non sia il Consiglio Comunale
CHIEDONO
Che il Consiglio Comunale esprima la volontà politica di sfiducia nei confronti dell’Assessore alla Cultura, Monica Filograno, e ne solleciti le dimissioni e/o la revoca da parte del Sindaco, affinché la guida delle politiche culturali venga affidata a una figura capace di operare con trasparenza, ascolto e visione collettiva. Chiedono inoltre che, trattandosi di questioni concernenti la persona, il Consiglio si esprima con le modalità di cui all’art.29 co.6 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.