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Mister Bellarte: “L’obiettivo restano i quarti”

Messo alle spalle il pareggio con la Finlandia nella gara di esordio a Euro 2022, gli Azzurri sono tornati in campo al Martini Plaza di Groningen questa mattina per una seduta di scarico. Lunedì 24 alle 17.30 (in diretta su Raisport) l’Italia affronterà la Slovenia per la seconda partita del Gruppo B: il girone vede tutte e quattro le squadre con un punto in classifica in virtù del pari fra Italia e Finlandia e del segno “X” arrivato anche al termine di Kazakistan-Slovenia, finita 4-4.

Nella conferenza stampa del day after, il Commissario Tecnico Massimiliano Bellarte ha dichiarato: “Quando mi è stata affidata la panchina della Nazionale l’obiettivo era quello di vincere quante più partite possibile, coniugandolo con un ringiovanimento della rosa. Con lo staff tecnico abbiamo accettato di buon grado la sfida, ben sapendo la difficoltà del compito. Gli ultimi risultati dell’Italia in campo internazionale erano stati poco soddisfacenti e questo significava una sola cosa: riportare l’Italia a giocare una fase finale di una competizione internazionale dopo la non qualificazione all’ultimo Mondiale e ricostruire il percorso con questa pietra di paragone, sapendo tutte le difficoltà a cui saremmo andati incontro”.

Conquistata la qualificazione, ora l’obiettivo diventa l’accesso ai Quarti di finale: “Ma meritare e ottenere sono due cose diverse – ha proseguito Bellarte -. Le vittorie si devono meritare e noi cerchiamo sempre di farlo attraverso il nostro impianto di gioco”. I dati statistici della gara con la Finlandia vanno a supporto dell’analisi dell’allenatore di Ruvo di Puglia: 12 tiri nello specchio della porta, contro i 7 dei finlandesi, 53 a 27 i tentativi totali (in nessuna delle 4 partite sin qui giocate una Nazionale ha creato di più), tre pali e due traverse per gli Azzurri e inoltre 847 azioni durante il corso della partita di cui 703 (83%) realizzate con successo.

Analizzando la sfida Bellarte ha poi specificato: “L’unico gol nel quale siamo stati realmente poco reattivi è stato il primo, dopo 50” di partita. Il secondo e il terzo gol? Se devo concedere un tiro, posso accettare di concederlo dai 15 metri. Col prosieguo della partita siamo riusciti a fare quello che volevamo, forse meglio nel secondo tempo che nel primo. Questo perché la squadra, col passare dei minuti, si è appoggiata sulla prestazione di Musumeci, praticamente perfetto in fase difensiva, che ha negato alla Finlandia il gioco con il lancio sul pivot, loro arma principale. Questo, nella ripresa, ci ha permesso di poter alzare la nostra linea di pressione. Siamo una squadra forte, che nasconde molto talento, ancora con grandi margini di crescita”.

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