MARIO DI PUPPO RACCONTA LA POLIEDRICITA’ DEL MAESTRO DOMENICO CANTATORE
L’architetto Mario Di Puppo spiega la poliedricità del talento del maestro Domenico Cantatore, in modo particolare dell’opera “La presenza della chiesa nel mondo del lavoro”.
In occasione del 1 maggio condivido l’opera poco nota e molto suggestiva del Maestro Domenico Cantatore (Ruvo di Puglia, 16 marzo 1906 – Parigi, 22 maggio 1998) intitolata “La presenza della chiesa nel mondo del lavoro”, grande mosaico su tre pannelli che rappresenta Gesù seduto in trono, al centro, attorniato dalle scene della sua vita collegabili alle tematiche del lavoro.
L’opera fu commissionata dal Vaticano per il padiglione della Chiesa Cattolica in occasione dell’Esposizione Internazionale del lavoro tenutasi a Torino nel 1961.
Cantatore si rivolse al Maestro mosaicista Mario Toniutti ed insieme elaborarono ed eseguirono gli splendidi pannelli musivi.
In seguito, il pittore donò il mosaico all’Alfa Romeo; la casa automobilistica dispose che l’opera d’arte fosse parte integrante dell’area presbiterale della Chiesa di Gesù Divin Lavoratore di Milano.
Il 30 aprile 1983 il cardinale Carlo Maria Martini benedì il mosaico nella nuova ubicazione presso cui è ancora oggi visibile: alle spalle dell’altare maggiore e quale focus visivo privilegiato della prospettiva interna dell’aula liturgica.
Colgo l’occasione per sottolineare la poliedricità del talento del maestro Cantatore che non fu solo pittore ma anche mosaicista, ceramista, illustratore, scrittore e poeta. Il suo era un talento a tutto tondo; la nostra città deve essere fiera dell’illustre concittadino.