Ludopatia e usura, il Comune seleziona partner per contrastarli
Appena un mese fa, la Polizia Municipale di Ruvo di Puglia sorprese, all’interno di un’illegale agenzia di scommesse, un gruppo di ragazzini intenti a puntare somme di danaro su eventi sportivi. Episodio emblematico della diffusione del gioco d’azzardo tra i minori, affascinati dal potere di disporre di danaro e di affidarlo al Caso, e della ludopatia che coinvolge fasce più ampie e trasversali della popolazione. Si prescinde dal titolo di studio, dall’occupazione, anche se proprio la mancanza di lavoro è una delle cause di questa nuova forma di dipendenza patologica: chi è a rischio o è affetto da ludopatia vive un momento di fragilità e va supportato adeguatamente. E il Comune di Ruvo di Puglia si sta attivando in tal senso.
Con delibera di G.C. n. 164 del 12 giugno 2017, infatti, il Comune di Ruvo di Puglia intende aderire al Bando Nazionale “Gioco d’Azzardo Patologico e Contrasto all’Usura”, promosso dalla Chiesa Cristiana Avventista, con i fondi dell’8xmille, che finanzia azioni di contrasto al fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo rafforzando le azioni di prevenzione sociale; creando risposte adeguate ai bisogni delle persone affette da GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) e alle loro famiglie; potenziando le associazioni del territorio affinché promuovano il cambiamento sociale e diffondano la cultura della legalità; contrastando concretamente l’usura e i fenomeni di criminalità, connessi al gioco d’azzardo.
Sulla scorta degli obiettivi generali del Bando Nazionale, l’Amministrazione del Comune di Ruvo di Puglia intende farsi promotrice di azioni che perseguano tali finalità con il supporto di soggetti del terzo settore che, mettendo a disposizione la propria professionalità e competenza, «sappiano innescare processi di coinvolgimento di soggetti istituzionali e delle rete cittadina informale per attuare un’azione capillare sull’intero territorio».
Per questo motivo, indice una selezione pubblica con cui individuare questi soggetti qualificati che devono essere organizzazioni senza scopo di lucro iscritte al Registro delle Onlus, all’Albo Nazionale delle Ong, ai Registri delle Associazioni di Promozione Sociale, ai Registri del Volontariato e delle Cooperative Sociali, costituite prima del 31 dicembre 2015 e che dimostrino di avere esperienza nella gestione di servizi ed interventi in materia di dipendenza patologica, con particolare riguardo al GAP e alla prevenzione rivolta alle fasce più giovani della popolazione.
Tra gli altri requisiti, previsti nell’avviso pubblico, è necessario dimostrare una comprovata competenza ed esperienza nel settore delle nuove dipendenze patologiche, maturata nel corso dell’ultimo biennio .
I soggetti interessati devono presentare istanza, così come indicato nel bando, indirizzata al Sindaco dovrà essere presentato presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Ruvo di Puglia (Piazza Matteotti, 31) entro le ore 10.00 di lunedì 26 giugno 2017, secondo le indicazioni dell’avviso pubblico. I plichi regolarmente pervenuti saranno aperti, in seduta pubblica, lo stesso 26 giugno, alle ore 16.00, dalla Commissione appositamente designata, presso il Servizio Appalti e Contratti del Comune di Ruvo di Puglia, Via Amendola 6 (ex Tribunale).
La Commissione, in fase successiva e in seduta riservata, procederà alla valutazione delle proposte progettuali presentate e all’attribuzione dei relativi punteggi. La Commissione procederà, quindi, alla formulazione della graduatoria. Il Comune provvederà a pubblicare sul sito istituzionale l’esito della procedura di selezione, ritenendo assolti tutti gli obblighi di comunicazione ai partecipanti.
Al soggetto vincitore sarà riconosciuto il partenariato da parte del Comune. Sarà cura del soggetto vincitore, poi, presentare l’idea co-progettata da candidare al Bando Nazionale.
Il Comune si impegna ad aderire come partner del soggetto selezionato mettendo a disposizione una quota di cofinanziamento massimo pari a 5.000 euro, di cui 2.000 in risorse economiche e 3.000 euro nella forma di risorse umane interne all’Ente come da determina n. 130/2017.