Religione

“LUCE E VITA”, L’EDITORIALE ODIERNO: “NEL SEGNO DELLA FIDUCIA”

“Dio accende stelle per noi affinché possiamo continuare a camminare” (ChV 33).
Con queste parole colme di speranza che Papa Francesco ci ha donato, nella sua Esortazione Apostolica rivolta proprio ai giovani, Christus Vivit, abbiamo deciso di rompere il muro della paura e riprendere il cammino di condivisione e fraternità del nostro Seminario Diocesano. Scelta tanto travagliata, ma sorretta dalla speranza, quello stesso dono di grazia che solo il Signore può darci.

L’abbiamo fatto con la consapevolezza che quello attuale non sia un tempo da fuggire, un salto nel vuoto da compiere per giungere, si spera illesi, sulla terra ferma. Questo è un tempo, come quello che il Signore ci chiede di vivere con Lui, da trascorrere insieme; questo è il nostro tempo, non ce ne verrà dato un altro. Lo capiscono ancora di più i nostri giovani che vedono passare davanti ai loro occhi gli anni scolastici, raggiungono mete tanto desiderate o sognate da anni ed essere costretti a viverle in maniera diversa, a volte strana. Loro sanno che non gli verrà data un’altra occasione; è questo il tempo che dobbiamo vivere. È questo il momento in cui il Signore “ci chiama”.

Per l’anno formativo 2020/21 l’èquipe ha pensato e progettato un cammino incentrato sul tema della fiducia. La scoperta di se stessi e del mondo attorno a sé ed il decidersi sulla forma da dare alla propria vita come risposta alla “chiamata” del Signore, partono proprio dalla riscoperta della fiducia che ciascuno ripone in sé, tra ferite del passato e differenti storie di vita che caratterizzano il presente; dalla fiducia che ognuno è capace di riporre negli altri, che quotidianamente sperimenta nella condivisione di vita comune in Seminario.

Tutto questo, però, illuminato dalla Parola e dalla grazia di Colui che per primo pone la fiducia su ciascun uomo e ciascuna donna: Gesù. Ma perché non ci si senta soli in questo flusso continuo di fiducia che da sempre Dio riversa sull’umanità, ci facciamo accompagnare dalla carovana di giovani, i Santi, che in ogni tempo e luogo – come anche ai giorni nostri con ragazzi come il Beato Carlo Acutis (10 Ottobre 2020) – hanno aperto la loro vita alla chiamata di Dio e l’hanno riposta nelle sue mani, consapevoli di avere una guida sicura, capace di indicare la via della pienezza, via della gioia, via della felicità piena. Sono loro quelle “stelle” che in un mondo di incertezze, dove il futuro fa paura e dove il “per sempre” si configura come obsoleto, daranno coraggio e forza ai nostri giovani.

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