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LOPALCO: “LA PRIMA ONDATA PANDEMICA E’ IN FASE DI RISOLUZIONE”

Secondo l’epidemiologo a capo della task force pugliese, l’eventualità di una seconda ondata in autunno o inverno dipenderà dalla capacità della sanità pubblica di bloccare la circolazione del virus.

Al momento la prima ondata pandemica è in fase di risoluzione in tutta Italia, il virus circola a bassa intensità su tutto il territorio nazionale, dando segno di sé attraverso focolai di limitata estensione in diverse regioni”. Ad affermarlo è il professor Pierluigi Lopalco, tornato a pronunciarsi in merito alle informazioni conosciute sul Covid-19 e, in modo particolare, sulla presenza di anticorpi nella popolazione.

Dalle indagini siero-epidemiologiche di cui si ha notizia in maniera aneddotica – ha evidenziato – la percentuale di popolazione che ha sviluppato anticorpi contro il virus è mediamente bassa nelle regioni del nord (30%) e molto bassa (2%) nelle regioni del Centro Sud”.

Per quel che concerne, invece, la presunta ridotta aggressività del virus, Lopalco ha affermato che, al momento, “non esistono evidenze che le mutazioni cui è andato incontro il virus ne abbiano ridotto la aggressività in termini di outcome clinico”. Al contrario “Il virus che ora circola in sud America – ha rappresentato lo stesso – è probabilmente lo stesso che circola in Europa”.

In merito all’eventualità di una seconda ondata dopo l’estate, Lopalco ha affermato che “Non conosciamo il comportamento del virus in relazione al clima e, quindi, non sappiamo ancora cosa potrebbe succedere in estate se eliminassimo del tutto le misure di controllo ed un minimo di distanziamento fisico. Non sappiamo – ha chiarito lo stesso – se ci sarà una seconda ondata in autunno o inverno perché questo dipenderà fortemente dalla capacità di bloccare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica. Non sappiamo se e quando sarà disponibile in produzione su larga scala un vaccino sicuro ed efficace”.

Per evitare l’aumento dei contagi, l’epidemiologo ha evidenziato quanto siano importanti “Gli interventi di identificazione dei casi e il tracciamento dei contatti, con conseguente interruzione delle catene di contagio e circoscrizione dei focolai, sono ad oggi le misure più efficaci di mitigazione dell’epidemia”.

Infine, Lopalco ha parlato anche della necessità di garantire la sicurezza nei nosocomi e nelle Rsa: “La messa in sicurezza degli ospedali e delle Rsa resta la priorità per evitare che il virus penetri in setting assistenziali di popolazioni particolarmente fragili”.

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